lunedì 30 novembre 2015

MINI-RECENSIONE: Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare (Luis Sepulveda)


Titolo: Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare
Autore: Luis Sepùlveda
Editore: Salani
Pagine: 126 p.
Uscita:  Edizione 2005 (prima Ediz.1996)
Prezzo: 10,00 €


Trama:
I gabbiani sorvolano la foce dell'Elba, nel mare del Nord. "Banco di aringhe a sinistra" stride il gabbiano di vedetta e Kengah si tuffa. Ma quando riemerge, il mare è una distesa di petrolio. A stento spicca il volo, raggiunge la terra ferma, ma poi stremata precipita su un balcone di Amburgo. C'è un micio nero di nome Zorba su quel balcone, un grosso gatto cui la gabbiana morente affida l'uovo che sta per deporre, non prima di aver ottenuto dal gatto solenni promesse: che lo coverà amorevolmente, che non si mangerà il piccolo e che, soprattutto, gli insegnerà a volare. E se per mantenere le prime due promesse sarà sufficiente l'amore materno di Zorba, per la terza ci vorrà una grande idea e l'aiuto di tutti...


Recensione:
Questo è il primo libro che leggo di Sepùlveda, e sono rimasta estasiata. E' una lettura dolcissima, intrisa di amore, amicizia, coraggio e impegno.
I gatti del porto imparano ad accettare chi è diverso da loro, e il gatto Zorba cambia la sua visione della vita. Lo stile narrativo è semplice, adatto a qualunque pubblico, e la lettura risulta molto scorrevole e invitante.
E' per me stata una storia da divorare in una mattina. Sono curiosa e desiderosa di leggere altri libri di questo autore a me fino ad ora sconosciuto (dal punto di vista della lettura).
Leggete questo romanzo breve, perché vi rallegrerà e vi aiuterà a passare rilassati qualche ora della vostra giornata.



L'Autore:
Scrittore cileno. Militante di Unità popolare, fu costretto a lasciare il paese in seguito al colpo di stato che mise fine al governo di Allende. Il suo impegno di militante ecologista lo ha spinto a partecipare a diverse missioni dell’organizzazione ambientalista «Greenpeace». Ha  esordito nella narrativa con la raccolta di racconti Cronache di Pietro Nessuno (1969), cui sono seguiti Le paure, le vite, le morti e altre allucinazioni (1986) e Taccuino di viaggi (1987). Si è imposto definitivamente con il romanzo Il vecchio che leggeva romanzi d’amore (1989), cui hanno fatto seguito Il mondo alla fine del mondo (1989), Un nome da torero (1994), storia di spionaggio ambientata fra la Patagonia e la Germania, La frontiera scomparsa (1994), l’originale libro di viaggi Patagonia Express (1995) e la favola-parabola Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare (1996).
Il piacere di narrare e l’impegno politico e ambientalista s’intrecciano nelle opere successive: Incontro d’amore in un paese in guerra (1997), Diario di un killer sentimentale (1998), Cronache dal cono sud (2006), che dall’opposizione di principio a qualunque guerra estrae una riflessione amara e lucida sui primi anni del millennio e il libro di racconti La lampada di Aladino (2008).
Tra gli ultimi romanzi ricordiamo: Ritratto di gruppo con assenza (2010), Ultime notizie dal sud (2011), Tutti i racconti (2012), Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico (2012), Storia di una lumaca che scoprì l'importanza della lentezza (2013) e L'avventurosa storia dell'uzbeko muto (2015), Storia di un cane e del bambino a cui insegnò la fedeltà (2015). L'editore italiano di riferimento di Luis Sepúlveda è Guanda.


2 commenti:

  1. Ho questo libro su uno scaffale della mia libreria da non so quanto tempo. Dopo aver letto il tuo post, credo sia proprio arrivato il momento di leggerlo. Ha davvero aspettato troppo.
    Se ti va passa a trovarmi nel mio blog, tra le altre cose sto organizzando anche una Reading Challenge per il 2016 :)
    http://www.emotionally.eu

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    1. Ho aspettato molto anche io, e ora non vedo l'ora di leggere altro di questo scrittore! Faccio subito un salto da te. Ciao!

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