sabato 16 gennaio 2016

RECENSIONE: Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico (Luis Sepùlveda)


Titolo: Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico
Autore: Luis Sepùlveda
Editore: Guanda
Pagine: 86 p.
Prezzo: 10,00 Euro
Anno: 2012


Trama:
Monaco. Max è cresciuto insieme al suo gatto Mix. È un legame profondo, quasi simbiotico. Max, raggiunta l'indipendenza dalla casa paterna, va a vivere da solo, portandosi dietro l'amato gatto. Il suo lavoro, purtroppo, lo porta spesso fuori casa e Mix, che sta invecchiando e sta perdendo la vista, è costretto a passare lunghe giornate in solitudine. Ma un giorno sente provenire dei rumori dalla dispensa di casa e intuisce che lì si nasconde un topo... Un'altra grande storia di amicizia nella differenza, questa è la magia di Luis Sepúlveda.


Recensione:
Amo questa storia che narra le vicende di un gatto. Mix vive una vita intensa, ma la cecità lo ferma. L'amicizia inaspettata con un piccolo topolino lo farà rinascere, perché gli amici condividono tutto, gioie e dolori.
La strana famiglia composta da un umano e due animali saprà conquistarti, con le loro avventure, la scoperta della fiducia nei propri amici, l'affetto e le attenzioni, la voglia di esplorare.
Io non so se la mia gatta nera ha anche lei un profilo greco, ma io la amo da matti, e vorrei condividere con lei tutta la mia vita, come Max e Mix.
Leggete questa favola con i più piccoli, per ore allegre, divertenti e una morale importante.



L'Autore:
Scrittore cileno. Militante di Unità popolare, fu costretto a lasciare il paese in seguito al colpo di stato che mise fine al governo di Allende. Il suo impegno di militante ecologista lo ha spinto a partecipare a diverse missioni dell’organizzazione ambientalista «Greenpeace». Ha  esordito nella narrativa con la raccolta di racconti Cronache di Pietro Nessuno (1969), cui sono seguiti Le paure, le vite, le morti e altre allucinazioni (1986) e Taccuino di viaggi (1987). Si è imposto definitivamente con il romanzo Il vecchio che leggeva romanzi d’amore (1989), cui hanno fatto seguito Il mondo alla fine del mondo (1989), Un nome da torero (1994), storia di spionaggio ambientata fra la Patagonia e la Germania, La frontiera scomparsa (1994), l’originale libro di viaggi Patagonia Express (1995) e la favola-parabola Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare (1996).
Il piacere di narrare e l’impegno politico e ambientalista s’intrecciano nelle opere successive: Incontro d’amore in un paese in guerra (1997), Diario di un killer sentimentale (1998), Cronache dal cono sud (2006), che dall’opposizione di principio a qualunque guerra estrae una riflessione amara e lucida sui primi anni del millennio e il libro di racconti La lampada di Aladino (2008).
Tra gli ultimi romanzi ricordiamo: Ritratto di gruppo con assenza (2010), Ultime notizie dal sud (2011), Tutti i racconti (2012), Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico (2012), Storia di una lumaca che scoprì l'importanza della lentezza (2013) e L'avventurosa storia dell'uzbeko muto (2015), Storia di un cane e del bambino a cui insegnò la fedeltà (2015). L'editore italiano di riferimento di Luis Sepúlveda è Guanda.

1 commento:

  1. Un classico Sepulveda :) sembra adatto a tutti gli amanti dei gatti (come me...)

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