mercoledì 27 dicembre 2017

INTERVISTA: Elvio Ravasio, autore Fantasy, artigiano e rilegatore




Eccomi tornata ad intervistare nuovi autori, almeno per me, con nuove storie da raccontare e tanti libri nuovi da scoprire.

Ho incontrato per caso Elvio Ravasio ad una sua presentazione al Mondadori vicino a casa. Era lì con i suoi libri, il suo sorriso, una grande gentilezza e disponibilità, al banchetto all'ingresso.

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Ecco le domande che gli ho proposto...

1. Hai sempre voluto scrivere? Quando hai scelto di fare lo scrittore?

Ciao Alessia
Non è che io abbia sempre voluto scrivere, ho sempre scritto ma senza nessuna presunzione di pubblicare. Amo scrivere racconti e molti compaiono in varie antologie ma non mi ero mai cimentato in un romanzo.
Poi sai come succede, metti a letto la figlia di 10 anni che ti supplica di raccontargli una storia fissandoti con due occhioni imploranti e sognanti.
Ecco quello è l’esatto momento in cui ho deciso di scrivere qualcosa di più che un semplice racconto. Volevo lasciare a mia figlia una vera storia che avrebbe potuto raccontare ai suoi figli, un giorno.
Poi i casi della vita e gli amici mi hanno spinto a provare la pubblicazione e da cosa nasce cosa. Una volta nel vortice, o giri o muori.

La signora delle camelie




2. Che lavoro fai quando non scrivi?

Di lavoro sono artigiano e rilego libri. Ho un negozio in centro storico a Milano, una vecchia bottega passata dal padre di mia moglie a noi continuando una tradizione di quasi 100 anni. Insomma una vita per i libri in tutte le loro forme.


3. Cosa ha cambiato nella tua vita, pubblicare un libro ed essere letto?

È una domanda trabocchetto? Guarda che non ci casco. Dovrei osannare il fatto di aver pubblicato? Le soddisfazioni, i commenti dei lettori, gli interventi nelle scuole ecc.
Io credo che le persone e gli autori in particolare non si rendano ben conto di cosa comporti pubblicare un libro. Non è il fatto in se della pubblicazione, non è il fatto di dire sono figo, ho scritto un libro. Questa non è che la punta dell’iceberg.
Troppo spesso giovani autori mi si avvicinano chiedendomi consigli e sognando fama e gloria. Devo deludervi ragazzi. E una strada dura, difficile, fatta di rinunce, di tempo rubato alla famiglia, agli hobby, alle persone che ami.
Io non mi ritengo uno scrittore ma una persona a cui piace scrivere, mi riterrò scrittore quando potrò dedicarmi solo alla scrittura e ci camperò con essa. Per ora devo vivere del mio lavoro e impegnare tutto il tempo libero che ho, e quando dico tutto intendo 45 fine settimana all’anno, a promuovere i miei libri in fiere, eventi, firma copie, interventi in scuole e ovunque mi chiamino. Stare 10-12 ore in piedi a raccontare, sempre con la stessa passione, le mie avventure. Aspettando un lettore che si lasci travolgere dalle mie parole, curioso di provare un autore non famoso ma con un entusiasmo smisurato.

4. Com'è fare lo scrittore? Come organizzi le tue giornate?

Come ho detto sopra, non le organizzo. Tutto quello che organizzo è il calendario degli eventi a cui partecipo con i miei libri, e sono tanti.

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5. Com'è il mondo editoriale? E davvero difficile inserirsi e farsi scegliere da un Editore?

In Italia esistono due vie, anzi tre. La prima è quella che ho seguito, gavetta pura. Partecipare a qualsiasi cosa e vendere i propri libri in autonomia. Cosa obbligata se inizi come ho fatto io con piccole case senza distribuzione. Seconda via, avere un amico che lavora presso grossi marchi e ti raccomanda. Terza via, la botta de culo come si dice a Roma. Questa è la dura verità non esistono altre soluzioni. Io ho optato per quella più dura perché non conosco nessuno. Mi sono fatto 5 anni di gavetta vendendo circa 4000 libri da solo, Con questi numeri mi sono fatto notare e quando GRIBAUDI ha acquistato i diritti della saga ho detto è fatta. Col cavolo, mi sbatto più ora di prima perché ora si sono aperti nuovi canali. Se prima facevo solo fiere ora posso fare firma copie in Mondadori e Feltrinelli avendo una distribuzione nazionale e capillare. Quindi testa bassa e avanti senza paura. La gente dimentica con facilità, le librerie non ordinano i tuoi libri se non fai firma copie, o ne tengono due copie in costa che non servono a nulla. Insomma l’attenzione va tenuta sempre viva e questo comporta tempo e passione inesauribili.

6. Io amo il fantasy... è difficile scrivere di questo genere?

Il fantasy si divide in più categorie e una miriade di sottocategorie. Ci sono fantasy con una connotazione storica precisa che richiedono un minuzioso lavoro di ricerca. altri sono ambientati in territori immaginari quindi meno legati a questo discorso. Credo che la cosa più difficile in un romanzo fantasy sia caratterizzare dei personaggi rendendoli unici. Troppo spesso si scade nell’eroe invincibile senza macchia e senza peccato. Il punto forte dei personaggi sono i difetti, le paure, le insicurezze, i tormenti, tutto quello che li rende simili a noi e quindi veri. 

7. C'è un po' di te nelle storie e nei personaggi di cui scrivi?

Lo stesso discorso di cui sopra. Quando il personale si fonde con la fantasia tutto risulta più credibile, più empatico, più vero. Deve sempre esserci una parte dell’autore nel romanzo, che sia caratteriale o metafore di vita vissuta, deve trasparire ma non ingombrare. Deve accompagnarti e cullarti tenendoti per mano per poi calpestarti fino a farti svenire. Un libro non deve piacere, un libro deve emozionare. Deve farti ridere, piangere, gioire, soffrire, deve trascinarti nel baratro e farti vedere la luce. Un libro così non potrai mai abbandonarlo perché ti renderà parte di esso.

                                                            
8. Quali consigli puoi dare ad un aspirante scrittore?

Darò la dura verità. La prima cosa è farsi una domanda. Indipendentemente dalle capacita che questo scrittore abbia, la prima cosa che deve chiedersi è cosa voglio fare da grande e la seconda è a cosa sono disposto a rinunciare per raggiungere tale scopo.
Se pensate di pubblicare un libro e diventare famosi non avete capito nulla. Tutti quelli che spacciano per successi letterari sono costruiti a tavolino, le fascette sui libri sono false e i dati di vendita anche, così come le classifiche. Quindi primo consiglio non smettete di sognare ma non non illudetevi. 
Secondo consiglio, se la risposta alla prima domanda è "lo scrittore” e la risposta alla seconda è “tutto o quasi” allora rimboccatevi le maniche e dimenticatevi di avere del tempo per voi che non sia promuovere i vostri libri.
Troppo spesso ho visto giovani talenti sparire nel nulla perché preferiscono andare a giocare a pallone con gli amici piuttosto che in fiera a vendere libri, verrete dimenticati e il vostro lavoro non sarà servito a nulla. Se volete togliervi la soddisfazione di aver pubblicato un libro, autopubblicatelo, fatene 50 copie da vendere a parenti e amici e tanti saluti. Risparmierete delusioni e tempo buttato al vento.

                                                                

9. Cosa ne pensi di quei siti di scrittura, come 20lines & co.?

Devo essere sincero, non li frequento per mancanza di tempo (sempre per il motivo di cui sopra) e non mi posso esprimere in merito. Non sono contrario a nessun mezzo che promuova la scrittura e non giudico chi li usa, il discorso è lo stesso di prima, non illudetevi e provate con qualsiasi mezzo qualsiasi cosa possa farvi raggiungere il vostro sogno. Da qui a funzionare c’è di mezzo la fossa delle Marianne.

10. Vuoi consigliarci dei libri a te cari?

Dovremmo avere diversi giorni e decine di pagine ma provo a fare una sintesi soffermandomi solo sulle ultime letture o le più intense.
Uscendo solo per una parentesi dal genere fantasy che leggo prevalentemente dovete assolutamente leggere La Signora delle Camelie di Dumas figlio. Un condensato di emozioni da svenimento. Intenso e toccante. 
Ora torniamo al fantasy, inutile che vi consigli classici che abbiamo letto quasi tutti. Io amo gli scrittori contemporanei, una scrittura figlia del mio tempo nella quale mi ritrovo che sdiano emergenti o famosi. 
Partendo dai famosi mi hanno colpito Rothfuss, Abercrombie, Sapkowski e Gemmell. Tra i migliori autori fantasy mai letti.
Tra gli emergenti ne cito solo alcuni ma ne leggo moltissimi e la lista sarebbe lunga, mi soffermo su alcuni nomi con i quali ho anche un rapporto di amicizia e stima. Marta Leandra Mandelli, Livio Gambarini, Alberto de Stefano e Roberto Fontana.

Come ultima cosa vi consiglio di scoprire autori nuovi, ci sono delle pietre miliari che vanno lette ma ci sono tantissimi bravi autori che non avendo alle spalle colossi dell’editoria non trovano spazio nelle librerie. Andate alle fiere, agli eventi e sostenete il lavoro di chi scrive per passione. Di chi scrive con il cuore e non per onorare un contratto editoriale.
Buone letture a tutti e ci vediamo in libreria con la mia saga “ Le Cronache dei Cinque Regni”
Grazie ad Alessia per avermi ospitato nel suo blog.

Petali di rosa e fili di ragnatela. Oltremondo: 1








Grazie mille Elvio per la disponibilità e gentilezza. Vi aspetto sul suo sito, e in libreria a comprare i suoi libri.






Ecco i Vari contatti dell'Autore:
Elvio Ravasio

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2 commenti:

  1. Grazie a te per aver dedicato parte del tuo tempo all'intervista e spero che leggerai i miei libri :) a presto

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