domenica 10 novembre 2024

RECENSIONE: Lo strampalatissimo diario di Tutankhamon (Roberto Morgese)


Titolo: Lo strampalatissimo diario di Tutankhamon
Autore: Roberto Morgese
Editore: Storybox - Creative Lab
Pagine: 156 pp.
Uscita: 21/10/2024
Prezzo: 15,90 €
Collana: Gli strampalatissimi - Età di lettura 7 anni


Trama:

Pensate sia facile essere un faraone? Avete tutti ai vostri piedi, pronti a obbedire a ogni vostro capriccio? Beh fate un errore grosso come un ippopotamo del Nilo! Chiedetelo a lui, Tutankhamon detto Tut, il più giovane faraone d'Egitto. Tra balie invadenti e (troppo) apprensive, consiglieri subdoli e sibilanti, Infiniti templi da costruire, cerimonie interminabili e noiosissime, non c'è proprio modo di farsi degli amici. A meno che... non facciate qualcosa di davvero proibito.
Volete sapere cosa? Scopritelo in questo nuovo strampalatissimo Diario.


Recensione:

Questo bellissimo libro mi ha fatto divertire tanto. Amo leggere ancora narrativa sull'antico Egitto, e questo libro può essere uno spunto bellissimo per bambini in età scolare, per imparare ad amare questo bellissimo periodo storico, per conoscere tante piccole cose di quel mondo antico e appassionarsi della storia. troviamo un faraone divertente e annoiato dalla corte, un bambino che vorrebbe essere tale, un faraone che tutto deve ancora imparare.
È una storia di crescita, di ricerca della propria libertà personale, una storia di amicizia vera e della ricerca della giustizia. il giovane faraone capirà di chi fidarsi veramente, permettendo al popolo di amarlo per il suo buon cuore e per l'aiuto che riceverà.
È un romanzo bello e divertente, con una penna graffiante e molto scorrevole. Un libro adatto a tutte le età, e soprattutto per aiutare i piccoli ad avvicinarsi alla lettura.




L'Autore:

Roberto Morgese, nato a Milano, è insegnante di scuole elementare e formatore per il corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria dell'Università di Milano-Bicocca. Scrive da anni per bambini e ragazzi; col suo esordio per Il Battello a Vapore ha vinto l'omonimo premio nel 2017. Tra le sue pubblicazioni si ricordano: Nuno per niente (Piemme 2018), Gi animali di casa (Con Barbara Bongini, Giunti Kids 2019), Nero diamante (Paoline Editoriale Libri 2019), Gara di mucche (Piemme 2019), Muto come un pesce (Giunti Editore 2019).


martedì 5 novembre 2024

INTERVISTA: Andrea Martinetti ("La Polvere di Carta")

Con questo post, vi invito a conoscere lo scrittore che ho adottato nel mese di Ottobre 2024, grazie alla bella iniziativa della casa editrice Dark Abyss.

Ho intervistato Andrea Martinetti, di cui ho letto il libro "La polvere di carta".


Amo sempre leggere le risposte degli autori che intervisto, perché mi piace entrare nei loro rituali, nelle letture preferite, e in tutto il loro mondo di scrittura.


Ecco dunque le sue risposte:

Vecchia copertina del libro



1.     Come sei diventato scrittore? Quando hai iniziato a scrivere?


Intanto grazie a tutte le lettrici e tutti i lettori, presenti, passati e futuri e grazie a te, Alessia, per questa bellissima possibilità! 
Che dire, intanto per cominciare, benché io abbia ormai due romanzi e un racconto breve pubblicati, definirmi "scrittore" mi riesce ancora difficile. Sono un appassionato lettore e mi diletto nella scrittura, che è un passatempo e uno sfogo. Adoro immaginare storie, vedere l'evoluzione dei personaggi, creare intrecci... credo, però, che al momento gli Scrittori con la "s" maiuscola siano ben altri. Ho iniziato a scrivere in modo serio e continuativo in realtà abbastanza tardi, nel periodo universitario. Prima ero impegnato a leggere! Lo spunto che mi ha convinto a iniziare è un personaggio storico che mi ha molto appassionato: père Joseph, eminenza grigia del Cardinale di Richelieu.


 

2.     Parlaci del tuo libro, cosa lo caratterizza? E perché secondo te i lettori dovrebbero leggerlo?


Sei amante dei libri? Hai sempre desiderato che i libri siano i veri protagonisti di una storia? Hai immaginato qualche volta che i libri che hai in casa abbiano una loro anima, una personalità? Se almeno una di queste domande ha come risposta un sì, sei nel posto giusto. La Polvere di Carta può essere letto come una favola per bambini o come un profondo viaggio in sé stessi, tutto sta nella sensibilità di ognuno. 
Io credo che un buon libro debba far riflettere, anche quando si tratta di un romanzo abbastanza breve come il mio o di un romanzo di evasione. Ecco, nel mio racconto vorrei ci fosse tutto questo: divertimento, mistero, fantasia, ma anche tanti spunti di riflessione, ma non preoccuparti, non è un compendio filosofico o psicologico! 
Tutto il racconto è ambientato in una libreria enigmatica, quasi ancestrale nella sua natura, all'interno della quale è difficile entrare se non si è addetti e questa libreria nasconde un grande e importantissimo segreto, un gioiello prezioso che va difeso a tutti i costi. Ma la vera natura della libreria, che poi si scoprirà, soffre rispetto a ciò che accade ai libri che stanno fuori da essa e, così, il gioiello, il tesoro che essa custodisce correrà un mortale pericolo. 

3.     Cosa ti ha ispirato questa storia?


Secondo alcuni Carlos Ruiz Zafòn e il film di animazione "Pagemaster", peccato che non abbia mai letto il primo né visto il secondo, per ora.
A dare il via a questa storia sono state le mie due passioni: la lettura e la storia. Ho sempre ritenuto la lettura un prezioso alleato, un mezzo per conoscere la realtà e per scoprire storie e mondi altrimenti impossibili. Quando ho iniziato a sviluppare il secondo interesse, la storia, e l'idea di questo racconto iniziava a frullarmi in testa, mi sono chiesto (Spoiler) quale potesse essere il destino dei libri che finiscono per essere dimenticati, abbandonati o addirittura mai conosciuti dal grande pubblico, quelli che restano chiusi nel cassetto o in un file sul computer. Ci deve essere, almeno nell'immaginare questa storia, qualcosa che abbia custodito tutto ciò che è stato scritto e abbandonato dall'inizio dei tempi a oggi... bene, questa è la storia di quel luogo.
 

4.     Parlaci dei personaggi. Quale dei tuoi personaggi è il tuo preferito?


Come ho detto, i protagonisti principali sono i libri e, se avrai voglia di leggere questo libro, capirai ben presto perché. Siccome ho già fatto un piccolo spoiler e non voglio farne altri, i protagonisti che si muovono sulla scena e che tengono le fila del racconto sono tre: Enea, Max e Anna.
Enea è il vecchio proprietario della libreria, ormai in procinto di lasciare il suo lavoro di Custode a qualcun altro. Ha un carattere burbero e introverso ed è forse più preoccupato della sua libreria che del benessere del suo commesso in prova. In realtà ha un cuore d'oro e farà di tutto, fino alla fine, per aiutare il futuro Custode della libreria. 
Max è il ragazzo, di cui parlavo, in prova alla libreria. Ama molto i libri, e anche per questo è stato scelto da Enea, e si trova a dover scoprire che quello che gli sembrava un tranquillo lavoro di libraio in realtà nasconde molto di più. 
Anna è la fidanzata di Max, sono coetanei e si conoscono per via della comune passione per i libri. Anna arriva a racconto già iniziato ed è il valore aggiunto, è colei che scopre da sola quello che Max ha già imparato da Enea e si deve districare nei meandri e tra i pericoli di questa strana libreria. 
I personaggi che ho elencato sono molto poco delineati non tanto per una mancanza di inventiva, ma volutamente sono nati così. Il motivo di questa scelta sta nel desiderio che avevo che ogni lettore si potesse identificare in uno o più d'uno di essi. Potrebbero essere tranquillamente tre miei modi di essere, quindi non ho un personaggio preferito in particolare, anche se mi ritrovo di più, per somiglianza ideale, in Max.

Ah, poi c'è il Mastro... ma lo lascio da scoprire a te!
 

5.     C’è qualcosa di autobiografico nel tuo libro?


Ormai si dovrebbe essere capito... direi... Tutto!
In questo caso è proprio calzante il modo di dire "essere un libro aperto"... vi invito a scoprirlo!
 

6.     Hai un autore preferito e/o che ti ha ispirato?


Amo definire questo racconto fuori da ogni genere. C'è sicuramente del fantastico, una punta di fantasy, un mistero da risolvere e un potere avverso, un'oscurità che si combatte solo attraverso il sacrificio. Mettendola in questi termini, non può che avermi ispirato J.R.R. Tolkien e "Il Signore degli Anelli" anche se nel mio romanzo non ci sono Elfi, Nani, Orchi, Ent e Hobbit... Adoro però anche la saga di Star Wars e della sua filosofia e dicotomia tra bene e male, ma anche la saga di Artù e dei suoi cavalieri o quella di Robin Hood e dei suoi ladri. Insomma molti sono stati gli spunti che sono confluiti in questa storia... è molto autobiografica, l'ho già detto?
 

7.     E’ difficile scrivere? E farsi pubblicare?


Forse è più difficile scrivere che farsi pubblicare, ma non lo dico in senso negativo verso chi lavora dal lato editoria. Intendo dire che la scrittura è qualcosa che va allenato e che non bisogna mai accontentarsi.Bisogna sempre rileggersi e non dare mai per scontato che un'idea funzioni perché quando si stende sulla carta poi ci si rende conto che le cose non funzionano, banalmente perché "i personaggi fanno quello che vogliono" e vanno dove vogliono andare a seconda della loro personalità. Può sembrare assurdo, ma a me succede così. A parte le battute (ma nemmeno troppo) scrivendo vengono in mente tante idee diverse e la storia cambia man mano che si va avanti con le pagine. L'importante è avere un'idea di fondo, una struttura, un finale e un qualcosa che si vuole comunicare. Prima di passare al punto successivo, è bene far leggere la storia a qualcuno che ci conosce, ma che può essere abbastanza sincero da dirci se una cosa non va o no, se è bella o meno, se si può ritoccare o è da stravolgere, se è tutto comprensibile o lo è solo per me perché ho in testa la trama: un conto è pensare di aver scritto un capolavoro, un altro è averlo fatto davvero.
Farsi pubblicare può essere difficile perché oggi si legge poco in generale e si pubblica tanto: non demordere!
 

8.     Cosa ne pensi del panorama editoriale italiano?


Sono stato un anno fa al salone del libro di Torino e più di recente al Book Pride a Genova e devo dire che ho trovato diverse proposte interessanti (anche se, ahimé, in questo caso non ho potuto acquistare tutti i libri esposti in tutti gli stands). Il panorama culturale italiano è sempre molto effervescente e produce ottimi risultati, bisogna solo scavare e andare a cercare anche là dove non si pensava possibile trovare qualcosa di bello. 
 

9.     Programmi per il futuro? Qualche romanzo in corso?


Notizia quasi fresca, è uscito da qualche mese il romanzo storico "1627" con Dark Abyss, stessa casa editrice de La Polvere di Carta! Avendo nel corso degli anni continuato a scrivere "seguiti" di questo romanzo, che sono nel famigerato "cassetto", mi sono concesso una pausa per andare a mettere le mani in pasta in un altro periodo storico... ma non dico di più, devo ancora terminare la fatica!

10.  Quali sono i tuoi hobby?


A parte la scrittura, mi trovi a teatro come attore amatoriale e mi puoi ascoltare su tutte le piattaforme nel podcast che si intitola "La Storia Non Esiste", insieme al mio carissimo amico Matteo. Sbugiardiamo le false credenze e i miti che ci arrivano dal passato e che crediamo veri, raccontiamo aneddoti curiosi, svisceriamo il perché di certi modi di dire o affrontiamo temi che spesso sono dimenticati. Come amiamo dire spesso: diamo una gran quantità di spunti per stupire agli aperitivi!
 

11.  Cosa ti piace leggere?


In realtà leggo quasi tutto. Manco solo nei romance, che proprio non fanno per me. Ho spaziato dalle "Cronache di Camelot" di White e "Excalibur" di Cornwell, a Ken Follett. Dalle "Cronache di Ambra" di Zelazny a "Hyperversum" di Cecilia Randall, a Sherlock Holmes, ma anche i gialli di Fred Vargas, Dune, gli ormai classici Harry Potter e Game of Thrones, il già citato Tolkien e la saga di Shannara. Mi è piaciuto moltissimo "Vox" di Christina Dalcher, i romanzi di Frank Schätzing e quelli di James Clavell, da cui è stata tratta la serie "Shogun". Leggo anche molti saggi storici riferiti a diversi periodi per lavoro e per preparare le puntate del podcast.
 

12.  Dove scrivi di solito? E in quale ora del giorno/notte?


Di solito a casa, davanti al pc, ma se ho l'ispirazione giusta anche mentre sono fuori casa, dipende. Preferisco scrivere di giorno anche se molte idee posso anche buttarle giù di notte, ma in questo caso è meglio che le riprenda in mano nei giorni successivi, soprattutto se la stanchezza si è fatta sentire...


RINGRAZIO infinitamente la casa editrice Dark Abyss, e Andrea, per questa magica lettura e l'opportunità di far conoscere questo scrittore a tutti i miei lettori.

Vi consiglio di leggere questo romanzo, e di seguire Andrea Martinetti e la CE sui Social.

lunedì 21 ottobre 2024

RECENSIONE: La polvere di carta (Andrea Martinetti) - Collaborazione

Buongiorno Corvi Lettori,
oggi vi parlo di una bellissima iniziativa della Dark Abyss edizioni: Adotta un Corvo Scrittore !

La casa editrice ha chiesto a tutti i blogger letterari interessati, di adottare uno dei loro scrittori. Una volta scelto, l'ufficio stampa ha inviato l'ebook del suo libro da leggere e recensire.
Durante tutto il mese di ottobre 2024 il blogger deve leggere e pubblicizzare il libro e lo scrittore Dark Abyss, partecipando così al Contest per vincere una delle loro Box a tema Villain...

 



Ed eccomi quindi qui a partecipare a questa bella iniziativa. Ho scelto un fantasy che parla di libri e di una libreria magica. Lo scrittore scelto è Andrea Martinetti, che oltre a questo romanzo, ne ha pubblicato un altro con la stessa C.E.


LA POLVERE DI CARTA
Autore: Andrea Martinetti
Editore: Dark Abyss
Uscita: 05/12/2023
Pagine: 164 pp.
Prezzo: 14,00 €


Trama:
E se varcare la soglia di una libreria significasse entrare in un altro mondo? Forse nei sogni è sempre così, ma per Max tutto ciò diventa reale. Lui, commesso in un negozio che i libri li vende, scopre che quel luogo è in realtà il punto d'accesso a una biblioteca dove sono custoditi tutti gli scritti, persino quelli inediti e incompleti, della storia umana. Un rivolo di fumo che esce dalle pagine svela un segreto ulteriore: ogni libro custodisce uno spirito, che può essere benevolo o malevolo. Ma qualcosa di oscuro e imprevisto minaccia di ridurre in polvere ogni volume. Max riuscirà a diventare Custode di quel luogo e a combattere l'abisso?



 
 


Recensione:

"La polvere di carta" è un romanzo fantasy che mescola magia, mistero e una profonda riflessione sul potere delle emozioni umane. Ambientato in un paese del quale non sappiamo il nome, il cuore pulsante della storia è una libreria apparentemente comune, gestita dal misterioso signor Enea, un uomo anziano che sembra conoscere i segreti più intimi dei suoi clienti.

Il protagonista, Max, un giovane ragazzo amante dei libri, scopre per caso la libreria in un momento di ricerca di lavoro. Ciò che attira immediatamente la sua attenzione non sono i libri stessi, ma l'atmosfera vibrante che emana dai volumi e dal negozio. C'è qualcosa di magico e misterioso che Max vuole assolutamente scoprire.

Il Sig. Enea dovrà cedere all'età avanzata, e affidare il negozio al giovane commesso. Max e la sua fidanzata si troveranno a dover risolvere un enigma perso nel tempo e nella memoria, imparando a gestire le emozioni, e gli spiriti che vivono nei libri del negozio.

Un aspetto particolarmente affascinante del romanzo è come esplori il legame tra lettori e libri. Il signor Enea spiega a Max che gli spiriti dei libri si creano in maniera diversa, a seconda delle emozioni delle persone che leggono il libro.

Questo tema è magistralmente sviluppato, mettendo in luce l'idea che la letteratura sia un'esperienza soggettiva e profondamente emotiva, e che ogni lettore plasmi una storia con la propria sensibilità.

Il potere dei sentimenti è un altro tema centrale: attraverso le sue letture, Max scopre che l'amore, il dolore, la rabbia e la gioia hanno un'influenza diretta sulla magia della libreria. Il messaggio del libro è chiaro: i sentimenti umani sono la vera magia della vita, capaci di creare e distruggere, di dare forma ai sogni o trasformarli in incubi, arrivando anche a far sparire libri dimenticati da tutti.

Lo stile dell'autore è elegante e suggestivo, con descrizioni ricche che catturano l'atmosfera magica della libreria e dei suoi libri viventi. I personaggi sono profondi e ben sviluppati, in particolare Max, la cui crescita personale è al centro della trama. La libreria stessa sembra un personaggio a parte, un luogo incantato e mutevole che si adatta a chi vi entra, offrendo un rifugio o una sfida, a seconda del bisogno.

In conclusione, La Polvere di carta è un romanzo che affascinerà gli amanti della letteratura e della magia. La storia, oltre a intrattenere, invita a riflettere sul potere trasformativo della lettura e delle emozioni umane, dimostrando che i libri non sono solo pagine scritte, ma mondi viventi che si nutrono delle nostre esperienze. Un viaggio emozionante per chiunque creda nella magia delle storie e nel potere delle emozioni.



martedì 8 ottobre 2024

Conosciamo una figura dell'Editoria: Chi è un Editor?

Con il post di oggi, conosciamo una figura dell'Editoria: Chi è l' Editor?

Conosciamo la figura dell'Editor
 

L'Editor: La Storia e l'Origine di una Professione Fondamentale

La figura dell'editor è oggi una delle più rilevanti nel panorama editoriale, un vero e proprio mediatore tra l'autore e il pubblico. Ma qual è l'origine di questa professione e da dove deriva il suo nome?

Il termine "editor" trova le sue radici nel latino "editus", participio passato del verbo "edere", che significa "pubblicare" o "far uscire alla luce". Nei secoli, questo termine ha acquisito nuovi significati, legati sempre più alla cura e alla supervisione del testo prima della pubblicazione. Inizialmente, l'editor era semplicemente colui che si occupava di far stampare i testi, ma con l'evoluzione dell'editoria, la sua funzione si è raffinata e ampliata.

L'editor moderno nasce nel XIX secolo, parallelamente all'industria editoriale che cominciava a strutturarsi come un vero e proprio mercato. Con l'avvento delle macchine da stampa più veloci e la diffusione della letteratura di massa, si è sentita la necessità di una figura professionale che si occupasse non solo della pubblicazione, ma anche della qualità e coerenza dei testi. È qui che l'editor diventa essenziale: il suo compito è di affinare lo stile, correggere gli errori e garantire che il manoscritto rispetti gli standard editoriali, pur mantenendo la voce unica dell'autore.

Nel tempo, il ruolo dell'editor si è suddiviso in varie specializzazioni: dall'editor letterario, che lavora a stretto contatto con l'autore sulla struttura narrativa, all'editor tecnico, che si occupa degli aspetti più formali e linguistici. Non è solo un "correttore di bozze", ma un vero e proprio collaboratore che aiuta a plasmare il libro in tutte le sue sfaccettature.

In conclusione, l'editor è un professionista fondamentale che si muove dietro le quinte, rendendo un testo il più potente ed efficace possibile. Sebbene il suo lavoro resti spesso invisibile agli occhi dei lettori, è una delle chiavi del successo di molti grandi libri.




domenica 29 settembre 2024

SEGNALAZIONE: Le cose che passano (Beatrice Alemagna)

SEGNALAZIONE DEL LIBRO

Oggi vi segnalo questo libro che mi hanno consigliato in molti, e che adora anche la mia bibliotecaria di fiducia. Il libro "Le cose che cambiano" è studiato per mostrare come cambiano tutto le cose, dalle più semplici alle più strane. Con l'aiuto di fogli trasparenti, c'è un gioco di colori e disegni per spiegare, anche ai lettori più piccoli, come cambiano persone e oggetti.


Titolo: Le Cose che cambiano
Autore: Beatrice Alemagna
Editore: Topipittori
Pagine: 40 pp.
Uscita: 2019
Prezzo: 18,00 €
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SINOSSI:


Nella vita, sono molte le cose che passano. Si trasformano, se ne vanno. Il sonno finisce. Una piccola ferita guarisce (quasi) senza lasciare traccia... La musica scivola via, i pensieri neri svaniscono, il cielo schiarisce sempre dopo la pioggia e la paura se ne va. Ma in questa metamorfosi delle piccole cose, in questo flusso inarrestabile di cambiamenti, c'è una cosa che non cambierà mi e resterà per sempre.
Beatrice Alemagna torna in catalogo con un piccolo libro illustrato, raffinato, ironico, delicatissimo dedicato a tutti i lettori, dagli zero ai duecento anni.







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venerdì 27 settembre 2024

RECENSIONE: Le figlie di Salem (Thomas Gilbert)


Titolo: Le figlie di Salem
Autore: Thomas Gilbert
Editore: Diabolo
Pagine: 200 pp.
Uscita: 25 Aprile 2019
Prezzo: 24,70 €
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Trama:
Un tuffo emozionante nel mondo angusto e opprimente della colonia di Salem, nel New England del XVII secolo: Abigail ha 14 anni ed è una delle vittime dell'oscurantismo, del fanatismo religioso e dell'ignoranza che corrodono la vita della comunità.tutto inizia quando un ragazzo le regala un piccolo asino di legno...





Recensione:

Questo fumetto lo puntavo da tempo, così ho richiesto l'albo illustrato in biblioteca. Ho trovato disegni belli, realistici, crudi e a volte esagerati. Ma rendono bene le emozioni, le idee da far passare, e raccontano tutto l'orrore della caccia alle streghe, con la pazzia di pochi contro tante povere donne.


L'Autore: 

Thomas Gilbert: come tanti disegnatori, disegno da quando ero bambino. Spesso tanti bambini smettono crescendo, io invece ho continuato. A 12 anni ho capito che avrei voluto disegnare per mestiere ma non sapevo ancora se volevo entrare nel mondo del fumetto o fare illustrazioni. Leggevo i fumetti, ma quelli classici franco-belgi. Non ero sicuro però perché per me si trattava soltanto di fumetti, non conoscevo gli autori né quello che si nascondeva dietro. A 16 anni ho iniziato a leggere


Citazione da UNA BANDA DI CEFALI 2017

16 anni ho iniziato a leggere gli autori francesi dell’Association come David B., che mi hanno aperto la strada per il fumetto. Come un miracolo, ho capito che il disegno poteva essere importante tanto quanto la narrazione e quindi ho deciso che volevo diventare fumettista. Ho lasciato la Francia e ho frequentato una scuola in Belgio, La ESA Saint Luc a Bruxelles. Ho seguito dei corsi teorici come antropologia, arti illustrative e storia dell’arte che mi hanno aperto un orizzonte sul mondo del fumetto con uno sguardo più ampio su altre discipline.






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mercoledì 25 settembre 2024

RECENSIONE: Saluti da Rodi (Anita Gambelli)

In un mondo pieno di storie, questo libro offre un viaggio unico. É una lettura che apre le porte a nuove prospettive. Oggi ci immergiamo in una recensione che mette in evidenza l'ottimo lavoro della scrittrice e della Casa Editrice.

Recensione del libro "Saluti da Rodi"
di Anita Gambelli.
Ecco il mio consiglio di lettura.


Titolo: Saluti da Rodi
Autore: Anita Gambelli
Editore: Pav Edizioni
Uscita: Settembre 2024
Pagine: 254 pp.
Prezzo: 15,90 €
Età di lettura: 14+
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Sinossi :

Silvia è innamorata e sta per sposarsi. Durante i lavori di ristrutturazione della villa, che sorge su un promontorio e che abiterà dopo le nozze, si rompe un vaso e cominciano i guai. Il vaso nasconde un segreto e la conduce da Evelina, la ex padrona di quella casa. Sono i ricordi della donna a svelarle un racconto che prende il via dall'isola di Rodi, che da quale momento inizia a intralciarle il cammino. Tra Egeo e Mediterraneo, sull'isola di Rodi, Silvia si fa strada tra perfidia e gelosia per ritrovare la felicità. Non è sola, un affascinante greco e bizzarri travestimenti la trascinano in un turbinio di avventure fino a trovare tutte le risposte. Tutte. Pure quelle che non sta cercando.





Recensione:

Questo romanzo, in collaborazione con la casa editrice, ci parla di una storia accattivante, e invita i lettori ad esplorare temi profondi e importanti. C'è una trama semplice ma intrigante, con alcuni personaggi meravigliosi e memorabili, come l'anziana Evelina, che ho adorato in ogni sua sfaccettatura.

Vediamo nel dettaglio cosa ho apprezzato di più di questo romanzo. 
Pronti a scoprire segreti nascosti e consigli utili? Iniziamo...

Un libro può offrire molto di più di una trama interessante. Analizziamo insieme gli aspetti chiave, per comprendere il valore di questo libro.

Lo stile di scrittura cattura l'attenzione dei lettori, facendo scorrere le pagine con facilità. I capitoli corrono verso il finale, con un buon intreccio di intrighi, guai, dialoghi coinvolgenti e descrizioni di luoghi magici e personaggi secondari.

Il personaggio principale è sicuramente la giovane Silvia, che è una fidanzata innamorata, che si fida completamente del suo fidanzato, ma è gelosissima di un'antipatica amica di infanzia di lui. Mi è subito sembrata un pesce fuor d'acqua, una ragazza di famiglia borghese che sposerà un figli di ricchi, quindi fuori dal giro dei figli dei ricconi, che non conosce nessuno degli amici altolocati ma vivrà in una villa in collina piena di misteri, nuovi lavori di ristrutturazione e soldi a palate a disposizione.
É una calamita di guai, a Rodi ne succedono di tutti i colori, tanto che ho pensato che fosse quasi un'esagerazione da parte dell'autrice.
Ma poi il finale mi è piaciuto, oltre ogni dire, e la risoluzione di tutto è stata come finire di incastrare tutti i pezzi di un puzzle.

Il fidanzato di Silvia invece è una persona che a me non sarebbe piaciuto conoscere. Giacomo è un figlio di ricchi, che pensa che i soldi aprano ogni porta. Mi è sembrato superficiale, noncurante dei sentimenti di gelosia di Silvia, che non vede di essere oggetto del desiderio di Gaia o di altre amiche del gruppo. Alla fine del libro si riscatta agli occhi del lettore, ma fino alla fine mi è sembrato solo un viscido doppiogiochista.

Gaia è l'amica d'infanzia di Giacomo, la ricca, bella, bionda e cattiva. Fa ogni tipo di dispetto a Silvia, la odia e vuole vendicarsi di averle portato via Giacomo. In realtà alla fine scopriremo la vera natura del rapporto tra i due ragazzi. Rimane comunque una di quelle ragazze leader del gruppo, che comandano tutti e fanno il bello e cattivo tempo.

Evelina è naturalmente la mia preferita, anche se alla fine scopriremo la vera storia di Rodi e delle sue vicende personali. É una signora anziana, eccentrica, immensamente ricca, piena di ricordi e amante delle chiacchierate con la giovane Silvia. É l'anello che tiene insieme la storia, il filo rosso grazie al quale Silvia vivrà tutte queste avventure.

Pesaro e Rodi sono i due luoghi principali, dove la scrittrice ci fa approdare con bellissime descrizioni sparse nei capitoli. Giriamo i vicoli dell'isola, viviamo il sol leone del posto, i giri in barca e le serate nei locali. In questa atmosfera magica i nostri eroi scopriranno loro stessi, impareranno a conoscere gli altri e daranno più peso ai sentimenti.

Ho amato tutto di questo libro. É consigliassimo!
Ho letto questo libro nella mia nuova bellissima poltrona Ikea, con i braccioli rotondi e lo schienale alto. Mi sono goduta ogni pagina, nell'abbraccio della poltrona. Manca solo la tisana e la copertina, che tra poco faranno la loro comparsa.

Buon Autunno a tutti!




L'Autore:

Anita Gambelli (Senigallia 1967), vive a Pesaro. É stata un'assistente Alpitour, una guida, un'addetta alle informazioni turistiche, da anni lavora in un settore ben lontano dalle vacanze e dalla creatività, ma è sempre in viaggio con un libro da scoprire o una storia da inventare.
Ha pubblicato il libro "Tra le righe" nel 2021, e "Saluti da Rodi" nel 2024 con Pav Edizioni. 

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