giovedì 10 aprile 2014

Sfida a Colpi di Poesia


In questa mattina di aprile mi hanno sfidato con una poesia. Il blog STORIES mi ha "nominato" per questo "tag" molto carino che imperversa nella blogosfera.
Sono lusingata di essere stata scelta per questo gioco, fa sempre piacere essere nei pensieri di qualcuno. Grazie, grazie mille.

Dunque il ringraziamento al blog sfidante l'ho fatto, ora mi manca di mostrarvi la poesia che oggi ho scelto per voi.

A SILVIA (Giacomo Leopardi)
 
Silvia, rimembri ancora
quel tempo della tua vita mortale,
quando beltà splendea
negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi,
e tu, lieta e pensosa, il limitare
di gioventù salivi? 
Sonavan le quiete
stanze, e le vie d'intorno,
al tuo perpetuo canto,
allor che all'opre femminili intenta
sedevi, assai contenta
di quel vago avvenir che in mente avevi.
Era il maggio odoroso: e tu solevi
così menare il giorno. 
Io gli studi leggiadri
talor lasciando e le sudate carte,
ove il tempo mio primo
e di me si spendea la miglior parte,
d’in su i veroni del paterno ostello
porgea gli orecchi al suon della tua voce,
ed alla man veloce
che percorrea la faticosa tela.
Mirava il ciel sereno,
le vie dorate e gli orti,
e quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Lingua mortal non dice
quel ch’io sentiva in seno. 
Che pensieri soavi,
che speranze, che cori, o Silvia mia!
Quale allor ci apparia
la vita umana e il fato!
Quando sovviemmi di cotanta speme,
un affetto mi preme
acerbo e sconsolato,
e tornami a doler di mia sventura.
O natura, o natura,
perché non rendi poi
quel che prometti allor? perché di tanto
inganni i figli tuoi? 
Tu pria che l’erbe inaridisse il verno,
da chiuso morbo combattuta e vinta,
perivi, o tenerella. E non vedevi
il fior degli anni tuoi;
non ti molceva il core
la dolce lode or delle negre chiome,
or degli sguardi innamorati e schivi;
né teco le compagne ai dì festivi
ragionavan d’amore. 
Anche perìa fra poco
la speranza mia dolce: agli anni miei
anche negaro i fati
la giovinezza. Ahi come,
come passata sei,
cara compagna dell’età mia nova,
mia lacrimata speme!
Questo è il mondo? questi
i diletti, l’amor, l’opre, gli eventi,
onde cotanto ragionammo insieme?
questa la sorte delle umane genti?
All’apparir del vero
tu, misera, cadesti: e con la mano
la fredda morte ed una tomba ignuda
mostravi di lontano.

E' una poesia che ho dovuto imparare a memoria alle scuole medie, e mi è rimasta dentro. Pur non assomigliando per niente al carattere triste di Leopardi, io amo molte sue poesie.

Non mi rimane che sfidare altri  5 blog. Entrano in nomination:

I LIBRI SONO UN ANTIDOTO ALLA STANCHEZZA
IL CIBO DELLA MENTE
WALKS WITH GIO
IL COLORE DEI LIBRI
LA TANA DI UNA BOOKLOVER

Si dice in giro che chi non risponde entro 24 ore con la sua poesia, dovrà regalare un libro al blog sfidante... eheheheheh Faccio già una lista?

E voi che poesia avreste scelto? La mia scelta vi ha ricordato troppo la scuola?
Fatemi sapere tutto!

1 commento:

  1. Anch'io ho scelto una poesia di Leopardi :D L'infinito :3 A Silvia mi era piaciuta un po' meno XD

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