Oggi voglio deliziarvi con una piccola intervista ad una casa editrice della quale adoro i libri e l'impaginazione... la Mattioli 1885.
Ecco a voi le domande e le loro risposte:
1. QUANDO E COME E' NATA LA CASA EDITRICE MATTIOLI, E QUAL'ERA LA VOSTRA IDEA DI PARTENZA?
Mattioli 1885 è una casa editrice che viene da molto
lontano. E’ proprio il 1885 l’anno di fondazione e la piccola azienda sorge
come editore degli stabilimenti termali di Salsomaggiore e Tabiano Terme. Si
specializza in ambito medico per divulgare scientificamente i benefici delle
acque termali e in pieno stile liberty per promuovere le due località già al
tempo molto frequentate. Dopo diverse vicissitudini, che corrono a cavallo tra
il diciannovesimo e ventesimo secolo, negli anni ’90 la
proprietà passa alla
famiglia Cioni che rafforza l’editoria scientifica e specialistica in ambito
medico. Agli inizi del nuovo millennio assume la presidenza l’architetto Paolo
Cioni che, prima attraverso la rivista Experience e poi con la pubblicazione dei
primi volumi, inaugura le collane di narrativa e varia della casa editrice. Dal
2006 Mattioli 1885 viene promossa e distribuita a livello nazionale ed ottiene
un inaspettato successo di pubblico e critica, in particolare per la grafica e
la cura nella presentazione dei volumi oltre alla scelta ricercata nell'ambito
della narrativa anglo-americana con autori classici e nuove proposte.2. COME SI STRUTTURA LA PRODUZIONE EDITORIALE DI MATTIOLI?
Mattioli 1885 ha ormai due grandi filoni ed alcune
collane fuori dagli schemi che rappresentano divagazioni di prestigio. Il primo
filone è sicuramente quello della narrativa prevalentemente anglo americana, con
una divisione tra autori classici e autori contemporanei mai o scarsamente
pubblicati in Italia primo tra tutti Andrè Dubus.
Grande successo sin dal nostro avvio, l’ha avuto la collana light, che è composta da piccole raccolte di
racconti in formato moleskine, poi abbondantemente copiate anche da editori di
primissimo livello. All'interno di questa collana ci sono scrittori classici di
primissimo rilievo come Twain, London, Dickens, Jerome K. Jerome ecc.
L’altro
grande filone è quello storico divulgativo. In questo ambito tre sono le
collane: Viaggi nella storia, Archivi Storici e Capoverso.
Viaggi nella storia,
nata proprio nel 2006, è una collana che vuole unire la passione per il viaggio
e per il fatto storico. In ogni volume viene presentato l’evento storico e
vengono date le indicazioni sui luoghi d’interesse da visitare con veri e
propri itinerari; a queste informazioni vengono abbinate notizie propriamente
turistiche come dove mangiare, dove dormire e altro.
La collana Archivi Storici
è una collana di approfondimento di alcuni eventi storici di primissimo rilievo
o anche di rilievo minore, con scritti di giornalisti e divulgatori. La collana
è destinata a un pubblico di appassionati.
L’ultima collana nata nel 2015 è
Capoverso con agili libretti di circa 100 pagine, sempre in formato moleskine, destinati a sintetizzare e dare ulteriori informazioni su importanti avvenimenti storici con l’ambizione di poter sollecitare la voglia di conoscenza
di giovani, studenti e del normale lettore non particolarmente appassionato
dell’avvenimento storico.
Rimangono in piedi collane di saggistica
specialistica in particolare in ambito medico scientifico e la collana
Strumenti per il lavoro storico che, grazie all'appassionato lavoro del curatore
Ercole Camurani, si occupa di avvenimenti di storia locale che hanno avuto un
rilievo nazionale.
3. QUAL'E' IL FILO COMUNE CHE LEGA LE VS. PUBBLICAZIONI?
Sarebbe probabilmente peccare di vanità dire che il filo
conduttore è la qualità. Senza dubbio il piccolo e medio editore deve fare un
grande sforzo in questa direzione per poter colmare il gap di visibilità e di
attenzione che da sempre favorisce i grandi gruppi editoriali. In particolare
in narrativa, ci siamo posizionati grazie ad una veste grafica davvero particolare
ed unica per poi puntare ad un meccanismo di ricerca editoriale sia sui
classici inediti come su quelli dimenticati, e ora sugli autori contemporanei
che facesse in particolare riferimento a stili di scrittura ricercati ed
appassionanti.
Nelle collane di storia abbiamo puntato sul grande pubblico e
abbiamo cercato di appassionarlo ad avvenimenti e luoghi che coprono l’intero
corso della storia moderna con interessanti divagazioni nella storia antica.
Abbiamo cercato di valorizzare anche eccellenze della storia italiana in
particolare di quella militare.
Dopo il grande successo del volume dedicato
agli Incursori della Marina Militare italiana tra pochi giorni sarà in libreria
il volume dedicato alla Brigata Marina San Marco. Si tratta di un volume unico per
la prima volta sono stati aperti gli archivi storici della Marina ed è stato
dato accesso alle esercitazioni di questo che rappresenta un corpo di élite
riconosciuto in tutto il mondo.
4. QUANTI TITOLI PUBBLICATE L'ANNO?
Pubblichiamo circa 50 novità all'anno, che è un numero
molto importante per un medio editore.
5. QUALI SONO I TITOLI CHE HANNO RICEVUTO UNA MIGLIORE ACCOGLIENZA DA PARTE DEL PUBBLICO IN TERMINI DI VENDITA?
E’ sicuramente la narrativa che ha colpito di più i nostri lettori in particolare Storie di fantasmi per il dopocena di Jerome K. Jerome e Perdersi a Londra di Charles Dickens nella collana light.
Grande successo ha avuto anche l’autobiografia di Charlie Chaplin. Importanti successi sono stati ottenuti con “In questa Italia che non capisco” diario del viaggio in Italia di Mark Twain e i Diari di viaggio di Virginia Woolf. Tra i contemporanei si segnala in particolare Non abitiamo più qui di Andrè Dubus, che è il nostro autore di punta.
Per la storia i volume dedicato alla Linea Gotica ha fatto scoprire a tanti percorsi storici che attraversano il cuore della nostra nazione ed ha segnato in modo indelebile la resistenza al nazifascismo.
Tra i fuori collana un successo quasi clamoroso lo ha avuto il volume Birdgarden di Angela Zaffignani.
6. QUANTO SONO DIFFUSI E CONOSCIUTI I VOSTRI LIBRI IN ITALIA? SIETE SODDISFATTI DELLA DISTRIBUZIONE E DELLA VISIBILITA' A VOI RISERVATA IN LIBRERIE, BIBLIOTECHE, ECC.?
Credo che nessun piccolo o medio editore si possa dire soddisfatto della distribuzione e della visibilità. Già abbiamo menzionato le difficoltà nei confronti dei cosiddetti “grandi”.
Anche a noi piacerebbe avere ogni tanto qualche libro impilato all'ingresso dei megastore.
Sappiamo benissimo che questo non è possibile. Per questo abbiamo cercato una piccola rete promozionale con cui poter avere un rapporto continuo e uno scambio di strategie commerciali serrato. Per la distribuzione mi pare che non ci siano grandi alternative.
Noi siamo stati Pde e oggi siamo Messaggerie Libri. Mattioli 1885 è sicuramente conosciuta dai grandi lettori appassionati, che nel nostro paese sono però un numero davvero limitato. Per il resto ci mettiamo del nostro in un lavoro che pare avere difficoltà insormontabili. Le biblioteche, in realtà, da molti anni non acquistano libri se non in modo molto residuale e limitandosi ai best seller del momento... nessuna voglia di approfondire.
7. QUAL'E' L'ASPETTO PIU' COMPLICATO DEL VOSTRO MESTIERE?
Ovviamente come dicevo l’aspetto più complicato è “farsi vedere”.
8. QUALI PROGETTI E AMBIZIONI COLTIVATE PER IL FUTURO?
Il progetto più ambizioso è la continuità sui livelli espressi sino ad oggi e, da solo, questo è un impegno non semplice quando le risorse interne sono ridotte all'osso per poter sopravvivere. Comunque non mancano scommesse innovative ed importanti come il progetto tutto Mark Twain con cui intendiamo tradurre e pubblicare primi in Italia tutta l’immensa produzione del padre della narrativa americana.
Allo stesso modo dopo l’importante scoperta di Andrè Dubus stiamo cerando di proporre in Italia autori contemporanei di grande qualità sconosciuti al pubblico. I prossimi ad uscire saranno Gina Berriault e Elliot Chaze.
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