E' un grande onore per me
iniziare questo blog-Tour
tra le pagine e le strade di Berlin II°
Eccoci tornati nella disastrata Berlino
teatro di nuove avventure mozzafiato...
Alla mia recensione seguirà un bellissimo gioco e progetto della Mondadori... Curiosi?
Ecco i blog che parteciperanno a questo Blog-Tour:
21 marzo: SCRIVERE MI PIACE di Alessia
24 marzo:
LIBER ARCANUS
25 marzo: LA FENICE BOOK di Rosa, Ilaria & co.
26 marzo: PARANORMALBOOKSLOVER di Ambra
27 marzo: L'ANGOLO LETTERARIO di Marco
28 marzo: BOOKISH ADVISOR di Susi
29 marzo: LIBRI CIBO PER LA MENTE di Francesco
Titolo: Berlin
Volume I° - L'alba di Alexanderplatz
Autori: Fabio Geda - Marco Magnone
Editore: Mondadori
Uscita: 15 Marzo 2016
Prezzo: 15,00 €
Pagine: 228 p.
Trama:
Quando la città era ancora la città, ogni mattina le persone si svegliavano a Berlino Ovest e a Berlino Est, divise dal lungo, inesorabile Muro. Quando la città era ancora la città, Timo e Jakob e Christa non potevano immaginare che un giorno sarebbero stati costretti ad aprire gli occhi in un mondo senza più adulti, tra i quartieri di una Berlino irriconoscibile e pericolosa. Una città in cui per sopravvivere si sono divisi in gruppi: Gropiusstadt, Havel, Reichstag, Tegel, Zoo. Nonostante le lotte e le rivalità, però, tutti loro hanno qualcosa in comune: il virus che alla fine dell'adolescenza se li porterà via, come se crescere fosse una condanna. E il virus non è l'unico pericolo. C'è una creatura misteriosa che si aggira per le strade, sbrana e uccide animali e ragazzi, e poi scompare, quasi fosse invisibile. Soltanto alleandosi è possibile scoprire chi è e difendersi. Ma nella Berlino che non è più Berlino, è meglio affrontare la minaccia da soli o allearsi con il nemico? Penso che la gente, quando è in pericolo, diventa egoista. E che l'egoismo è come legna per il fuoco. E che il fuoco, alla fine, brucia tutto.
Recensione:
Questa seconda avventura vede riunirsi i diversi protagonisti contro una nuova minaccia comune. In aggiunta alle lotte interne, tra i vari gruppi che vivono a Berlino, compare un nuovo nemico, invisibile, silenzioso, letale.Le prede che muoiono e scompaiono aumentano, e tutti i ragazzi hanno paura di finire i loro giorni sulla terra ancor prima di quando il virus se li porterà via.
Formeranno così una squadra per affrontare questo nuovo male. Ma non sempre l'alleanza con i vicini, porta buoni frutti.
La scrittura scorrevole ci porta nel passato dei vari protagonisti, facendoceli conoscere più in profondità. Si svelano nuovi legami, sogni sopiti in fondo al cuore, amicizie che si credevano improbabili. I grandi spirano, i piccoli devono crescere in fretta, in una lotta impari contro quel virus invisibile che se li porta via inesorabilmente.
Fabio e Marco riescono a creare la giusta suspence, con contorno di paura e coraggio. Spesso chi fa il duro ha invece il cuore debole, e chi sta sulle sue, tira fuori una grande determinazione nelle giuste occasioni. Perché nulla è ciò che sembra, e anche i ragazzi più diversi possono avvicinarsi per strade inusuali.
Non vedo l'ora di scoprire cosa succederà ai sopravvissuti nei prossimi libri. Attendo con impazienza.
Gli Autori:
FABIO GEDA si è occupato per anni di disagio minorile, esperienza che ha spesso riversato nei suoi libri. Nel mare ci sono i coccodrilli, il suo terzo romanzo, ha venduto quattrocentomila copie, è stato tradotto in ventotto paesi, è letto nelle scuole un po' ovunque e ne sono stati tratti diversi spettacoli teatrali. Ha sempre desiderato scrivere una saga per ragazzi. Ora l'ha fatto.
MARCO MAGNONE è nato nel 1981 ad Asti, dov'è vissuto fino a quando si è trasferito a Torino per l'università. Berlino l'ha scoperta grazie all'Erasmus ed è stato amore a prima vista. Tornato in Italia ha iniziato a lavorare nell'editoria e a scrivere occupandosi soprattutto di narrazioni urbane. Un pezzo del suo cuore però è rimasto sotto la torre di Alexanderplatz.
Per questo fantastico nuovo Blog-Tour la Mondadori ha avuto una nuova straordinaria idea... Ha chiesto a noi blogger di immedesimarci nella storia del libro, immaginando che sia successo a noi quello che è accaduto ai ragazzi protagonisti.
Devo pensare di vivere in un mondo senza adulti, dove le regole di convivenza sono da ridefinire, dove è necessario procacciarsi il cibo o recuperare la legna per scaldarsi e dove persino i vecchi modi per trascorrere le giornate sono da reinventare. Immaginare di dover scegliere un posto dove rifugiarmi e degli amici con cui costituire un gruppo.
ecco dunque :
1) Decidi Il nome
del gruppo:
I Lettorarmati. Scelgo questo nome perché vorrei circondarmi di gente che ama leggere e che sia quindi colta quel tanto che basta per sapere come comportarsi in situazioni di emergenza. Speriamo che non siano solo professori senza attitudine alle cose pratiche. Inoltre saremo pronti ad ogni evenienza, per difesa e sopravvivenza.
2) Decidi il
simbolo del gruppo, disegnatelo e scrivete una breve motivazione che
giustifichi la vostra scelta.
Non ho disegnato il simbolo, ma vi faccio vedere cosa ho in mente.
Una penna-coltello. Richiama il mio amore per la scrittura e quindi i libri, ma il coltello è l'altra faccia del gruppo. Non siamo solo degli studiosi, ma anche dei guerrieri coraggiosi che difendono la propria vita e i propri ideali...
3) Decidi il luogo
da trasformare nel vostro rifugio, cercate una foto e scrivete una
breve motivazione che giustifichi la vostra scelta.
Ho pensato molto a quale tipo di rifugio scegliere. Ogni luogo ha tanti pro e contro.
Ho scelto infine una torre, difendibile dall'alto, che può diventare una trappola se non riesci a uscire e ti circondano.
Allora ci metto anche una botola che si getta in un sotterraneo. Sarà così una uscita di sicurezza per tutto il mio gruppo.
4) Elencate dieci
oggetti indispensabili che il gruppo dovrà subito procurarsi per la
sopravvivenza quotidiana.
Ecco gli oggetti scelti. Sono quelli che si possono usare senza dipendere dall'elettricità o da altre cose che diamo sempre per scontate ma che dopo una guerra o catastrofe non ci sono più:
1. Coltelli e/o armi
2. Pietra focaia
3. Corda
4. Zaini per trasportare ogni cosa
5. Medicine di ogni genere
6. Borraccia per acqua
7. Provviste
8. Kit di riparazione e pesca
9. Cavalli
5) Anche se puoi
tornare nella tua vecchia casa in qualunque momento, elenca 5 oggetti che
porteresti via con te nel nuovo rifugio.
Difficile anche questa domanda. Un po' come scegliere un solo libro da portare su un'isola deserta...Dunque scelgo:
1. Bussola
2. Cibo in scatola
3. Vestiti pesanti & leggeri
4. Garze e cerotti
5. Carta igienica
6) Elenca le 5 cose
che in una situazione del genere ti mancherebbero di più del mondo di
prima e le 5 di cui non sentiresti per niente la mancanza
Dunque... vediamo. La tecnologia è ko, quindi ecco cosa mi mancherebbe:
1. Frigorifero
2. Lavatrice
3. Telefono (va benissimo anche il fisso)
4. Mezzi di trasporto veloci
5. Assorbenti usa&getta
E cosa non mi mancherebbe per niente:
1. Televisione
2. Insetti
3. Giochi
4. Chitarra elettrica
5. Pennarelli
Ecco un piccolo mondo tratteggiato dalla mia fantasia.
E voi come lo vedreste?
Ce la fareste a sopravvivere?
Che bellissima idea, ovviamente io sarei nel tuo gruppo:-) un nome che riassume noi lettori. trovo bellissimo il luogo ed anche io sceglierei i tuoi dieci oggetti indispensabili.
RispondiEliminaGrazie Salvatore, allora sei assunto! :)
Eliminabellissima idea e bellissimo blogtour! personalmente sono molto concorde con quello che hai scelto tu, anche il nome del gruppo è azzeccato! ;) sarebbe bello vivere in un mondo senza tv e cose elettroniche, forse si apprezzerebbero meglio alcuni valori. magari si può provare per un pò di tempo ;)
RispondiEliminaSono contentissima che ti piaccia caro Luigi.. speriamo che il mondo cambi un po' pensando di più ai rapporti interpersonali e stando meno attaccato alla tecnologia.
EliminaQuel "sopravvissuti" mi spaventa! :O
RispondiEliminaL'idea è stupenda comunque. Adoro il nome che sceglieresti e il simbolo; per quanto riguarda il rifugio (che se fosse quello sarebbe esteticamente fantastico) cercherei di starci più lontana possibile perché non avrei sicuramente via di scampo xD
Hai ragione, il luogo è una "trappola", ma infatti ho messo le mani avanti. Non c'è scampo in nessun luogo se vogliamo proprio stare a vedere :)
EliminaBellissimo questo tour, davvero simpatico!!! Sicuramente mi mancherebbe da morire l'elettricità, e il riscaldamento. Sono una freddolosa cronica e di certo soffrirei un sacco senza potermi scaldare per bene!!
RispondiEliminaChe bella questa tappa, complimenti Alessia!! Farei parte del tuo gruppo senza ombra di dubbio!! Quando partiamo??
RispondiEliminaGrazie Jiujiuk7, sono contentissima che ti piaccia. Sei la benvenuta! Pronta? Andiamo :)
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