domenica 23 giugno 2024

RECENSIONE: Una storia semplice (Leonardo Sciascia)

Titolo: Una storia semplice
Autore: Leonardo Sciascia
Editore: Adelphi
Uscita: 29 Gennaio 1990
Pagine: 66 pp.
Prezzo: 9,50 €


Trama: 

"Una storia semplice" è una storia complicatissima, un giallo siciliano, con sfondo di mafia e droga. Eppure mai - ed è un vero tour de force - l'autore si trova costretto a nominare sia l'una sia l'altra parola. Tutto comincia con una telefonata alla polizia, con un messaggio troncato, con un apparente suicidio. E subito, come se assistessimo alla crescita accelerata di un fiore, la storia si espande, si dilata, si aggroviglia, senza lasciarci neppure l'opportunità di riflettere. Davanti alla proliferazione dei fatti, non solo noi lettori ma anche l'unico personaggio che nel romanzo ricerca la verità, un brigadiere, siamo chiamati a far agire nel tempo minimo i nostri riflessi - un tempo che può ridursi, come in una memorabile scena del romanzo, a una frazione di secondo. È forse questo l'estremo azzardo concesso a chi vuole "ancora una volta scandagliare scrupolosamente le possibilità che forse ancora restano alla giustizia".


Recensione:

Di questo autore non avevo mai letto nulla, così ho scelto in scambio questo suo famoso romanzo. Devo dire che è stata una lettura carina, simpatica e veloce. Ho faticato un poco all'inizio nell'interpretare le frasi, perché scritte in un italiano "vecchio" e un po' arzigogolato, dove alcune virgole erano troppe o troppo poche, dove si usavano termi un po' desueti e le frasi erano troppo lunghe e gestite in maniera differente ad oggi.
Ma mi sono divertita, tra un omicidio misterioso, una diatriba stupida e secolare tra polizia e carabinieri, e alcuni sottoposti che sono più svegli dei capi.
Salta all'occhio la voglia dei capi di non lavorare, di sbolognare subito l'omicidio come suicidio e chiudere tutto in fretta, o di trovare cavilli inesistenti per trattenere un testimone per trasformarlo in assassino.
E il fastidio di dove indagare altrimenti ... cosa penseranno gli altri. Al fastidio del questore di non sapere informazioni importanti che invece sanno i Carabinieri. All'ulteriore fastidio di tutti, all'idea che debbano collaborare per risolvere il caso, invece che pensare ognuno ai propri affari.
Lettura molto carina, scorrevole e veloce. Niente da dire, pensavo fosse di una noia mortale, e invece...




L'Autore:
 

Leonardo Sciascia (Racalmuto, 8 gennaio 1921 – Palermo, 20 novembre 1989) è stato uno scrittore, giornalista, saggista, drammaturgo, poeta, politico e critico d'arte italiano.

Sciascia è considerato una delle più grandi figure letterarie del Novecento italiano ed europeo. All'ansia di conoscere le contraddizioni della sua terra e dell'umanità, unì un senso di giustizia pessimistico e sempre deluso, ma che non rinuncia mai all'uso della ragione umana di matrice illuminista, per attuare questo suo progetto. All'influenza del relativismo conoscitivo di Luigi Pirandello si possono ricondurre invece l'umorismo e la difficoltà di pervenire a una conclusione che i suoi protagonisti incontrano: la realtà non sempre è osservabile in maniera obiettiva, e spesso è un insieme inestricabile di verità e menzogna.

Ebbe anche un'attività politica importante, attestato inizialmente su posizioni di socialismo democratico e marxismo moderato, poi di radicalismo liberale, garantismo e socialdemocrazia. Dapprima fu consigliere comunale a Palermo (1975-1977) per il Partito Comunista Italiano, ed in seguito (dal 1979 al 1983) deputato in Parlamento per il Partito Radicale, infine fu simpatizzante del Partito Socialista.



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