lunedì 21 luglio 2014

RECENSIONE: Il gabbiano Jonathan Livingston (Richard Bach)


Genere: letteratura internazionale
Listino: € 11,00
Editore: Rizzoli
Collana: Narrativa
Data uscita: 22/11/2006
Pagine: 103
Formato: rilegato, Illustrato
Lingua: Italiano
EAN:9.788817.131629

Trama:
Jonathan Livingston è un gabbiano che abbandona la massa dei comuni gabbiani per i quali volare non è che un semplice e goffo mezzo per procurarsi il cibo e impara a eseguire il volo come atto di perizia e intelligenza, fonte di perfezione e di gioia. Diventa così un simbolo, la guida ideale di chi ha la forza di ubbidire alla propria legge interiore; di chi prova un piacere particolare nel far bene le cose a cui si dedica. E con Jonathan il lettore viene trascinato in un'entusiasmante avventura di volo, di aria pura, di libertà.

“Ciascuno di noi è, in verità, un’immagine del Grande Gabbiano, un’infi nita idea di libertà, senza limiti.” E anche: “Mai ti si concede un desiderio senza che inoltre ti sia concesso il potere di farlo avverare”. Sono le celebri folgorazioni di Richard Bach, contenute nello scrigno d’oro del suo capolavoro. Come Siddharta di Hesse o Il piccolo Principe di Saint-Exupéry, Il gabbiano Jonathan Livingston non è un semplice romanzo, una insuperabile fiaba che da decenni incanta i lettori. È molto di più: un manuale per liberarsi dalle costrizioni interne ed esterne, un sussidio per la propria libertà interiore e per una vita vissuta con la serenità di chi ha compreso l’infinito mistero del mondo, l’entusiasmo che mette le ali, secondo una parabola che potrebbe essere considerata come un vangelo moderno: “D’ora in poi vivere qui sarà più vario e interessante... Noi avremo una nuova ragione di vita. Ci solleveremo dalle tenebre dell’ignoranza, ci accorgeremo di essere creature di grande intelligenza e abilità. Saremo liberi! Impareremo a volare!”.
Un libro che dalla sua uscita fino a oggi è asceso alle vette di vendita in tutto il mondo, un best seller perenne in una nuova edizione di prestigio, il complemento ideale per un dono che contiene gli infiniti cieli dell’interiorità, per giungere alla conoscenza di se stessi: “Puoi arrivare da qualsiasi parte, nello spazio e nel tempo, dovunque tu desideri”.

Recensione:
Quasi per caso questo libro è approdato sul mio comodino, prestato per questioni di spazio da una collega. Vista la sottile linea del libro, l'ho preso in mano per curiosità, per la famosa fama, per divorare un altro libro, insieme a quello che sto già leggendo.
Richard Bach è sicuramente un dispensatore di buoni consigli in questo libro, che però è molto corto, troppo. L'ideale di fondo è credere sempre di potersi migliorare e quando si è raggiunto quel traguardo prefisso, chiedere ancora di più, per continuare a cercare la propria "perfezione". Mi ricorda un po' Bambaren, e ricordo di aver letto "Uno" di Bach, ma forse ero troppo piccola per capirlo e farlo mio.
Questo libricino su Jonathan, spesso meno di una matita, dimostra che in meno di 50 pagine (le altre sono illustrate) si può raccontare una storia che può insegnare molto; sia a un ragazzo che a un adulto. Se avete un sogno, solo con l'impegno e la costanza lo potrete raggiungere!
Un'autentica e commovente lezione di vita; la società che tende a conformare ed appiattire l'esistenza dell'individuo qui si scontra con il potere dei sogni, della fantasia e della libertà di esprimere e realizzare sé stessi. Un esempio da seguire per chiunque non voglia limitarsi a sopravvivere, ma insegue e comprende il significato della propria vita.



2 commenti:

  1. Questo titolo mi manca! È da tanto che ne sento parlare ma non ho mai avuto occasione di iniziare la lettura :)

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  2. Una bella lettura. Devo ringraziare mio marito perchè è stato lui che mi ha fatto conoscere questo scrittore.

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