mercoledì 30 agosto 2023

Recensione: Il fiato di Edith (Nicola Pesce)

 


Titolo: Il fiato di Edith
Autore: Nicola Pesce
Editore: Edizioni NPE
Pagine: 128 pp.
Uscita: 24 Settembre 2020
Prezzo: 14,99 €


Trama:
Il romanzo è ambientato in una Irlanda di un indefinito secolo passato, tra prati verde scuro, piccole casette e grandi nebbie. Un ragazzo di dieci anni e poco più, inseguendo una palla di pezza rotolata ai piedi di una collina, scorge una casa diversa dalle altre. Entra attraverso una porta socchiusa e vede una famiglia in piedi accanto a un lettino, di fronte a un fuoco scoppiettante. Distesa sul lettino, la piccola Edith, una bimba malata dai lunghissimi capelli rossi, che respira a piccoli sorsi. E' così che il piccolo Jonathan cade suo malgrado in una favola. Non si sa come esattamente, si parla di un maleficio, di una strega... una volta... e la piccola Edith non può vivere come le altre persone, per il suo cuore troppo debole.




Recensione: 

Ho scambiato questo libro, attratta dalla pubblicità, dalla copertina e dall'Irlanda. Ma nulla mi è rimasto dentro. E' una storia triste, piena di ripetizioni, di solitudine e chiusura. La piccola malata è maledetta, il suo piccolo amico si lega e si innamora di Edith. Ma nulla va come deve andare. Lui riesce a trovare l'antidoto ma è dipendente dalla bambina, dal suo sorriso, dalla sua salute e dalla sua felicità.
E' una storia strana, che non volevo finire, per fortuna è racconto breve, con capitoli brevissimi e abbastanza scorrevoli. Quando sono arrivata alla parte finale, ci sono rimasta basita dal capovolgimento delle situazioni. Non lo consiglio.



L'Autore:

Nato a Salerno nel 1984, Nicola Pesce ama definirsi un lettore, prima che uno scrittore. Affetto dalla sindrome di Asperger, ha voluto vederlo come punto di forza che gli consente do vedere e descrivere il mondo in modo diverso.


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