venerdì 22 novembre 2013

KENNEDY: Per non dimenticare


Il 22 novembre di cinquant’anni fa veniva assassinato il 35° presidente degli Stati Uniti, John F. Kennedy, a Dallas, Texas. Fu ferito mortalmente alla testa da un colpo di arma da fuoco, mentre viaggiava con la moglie Jacqueline sulla limousine presidenziale nella Dealey Plaza.

Esistono diverse teorie di complotto che vorticano attorno a questo assassinio, anche se il Governo Americano sostenne la tesi di un solo cecchino, individuato in Harvey Oswald, un operaio attivista filo-russo.

Appena dopo la morte del presidente Kennedy, alle 13:00 del 22 novembre, il suo vice-presidente Lyndon Johnson divenne il 36° presidente degli Stati Uniti, giurando sulla Bibbia nell’ufficio dell’aereo presidenziale, con al suo fianco Jacqueline Kennedy con gli abiti macchiati del sangue del marito.

Tra le ipotesi di complotto, spicca proprio il nome di Johnson come mandante dell’omicidio, anche se non era l’unico in disaccordo con le idee politiche innovative di John Kennedy.

Numerose e differenti furono le reazioni del mondo a questo drammatico avvenimento; ci fu confusione dopo gli spari incriminati, l’America fu scossa dal decesso, uomini e donne in lacrime, traffico bloccato, riunioni in piazza, scuole chiuse, fiaccolate e una rabbia cieca contro il Texas.

I messaggi di cordoglio e shock da parte di quasi tutti i capi di stato giunsero attraverso vari canali, quali la radio e la televisione. Furono issate le bandiere a mezz’asta e dichiarati dei giorni di lutto nazionale.

Domenica 24 novembre la salma fu trasportata al Campidoglio a Washington, dove tutto il giorno e la notte un fiume infinito di persone rese omaggio al presidente caduto.

Il 25 novembre fu celebrato il funerale di stato, con tutti gli onori.

Chi fu davvero responsabile dell’assassinio deliberato di Kennedy non è dato sapere. S’ipotizzano nomi quali Johnson, Clay Shaw, la mafia, J. Edgard Hoover, l’F.B.I., Fidel Castro, il KGB, gli anticastristi, i petrolieri e la lobby delle armi.

Kennedy aveva dato fastidio a tanta gente, e le sue idee gli costarono la vita. L’avvocato Jim Garrison si occupò a lungo dell’inchiesta sull’assassinio. Consiglio di vedere il film “JFK – Un caso ancora aperto”, che parla della lunga inchiesta subito dopo l’assassinio.

Il famosissimo scrittore Stephen King ha scritto un romanzo di fantascienza intitolato 22/11/’63, citando il giorno in cui Kennedy fu ucciso. La storia parla di viaggi nel tempo e ruota intorno al protagonista che vuole cambiare il corso della storia, salvando il presidente.

Il libro è molto lungo, il protagonista fa diversi viaggi nel tempo per tentare di fermare Oswald, ricominciando ogni volta tutto da capo.

Troverà l’amore, soffrirà, sarà solo e braccato da un destino pressante. Il passato non vuole essere cambiato, e farà di tutto per fermare chi ci prova. Il finale mi ha lasciato un po’ l’amaro in bocca, ma non sempre i libri possono finire come vogliamo noi.

2 commenti:

  1. Blogger deve avermi mangiato il commento. Kennedy e il suo assassinio è uno degli argomenti su cui cerco di leggere tutto quello che riesco. E' stato un evento talmente traumatico, e così pieno di misteri e contraddizioni. Non vedo l'ora di poter leggere la versione che ne dà Stephen King...è uno dei miei autori preferiti, da sempre.

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  2. Ho letto molto sulla famiglia Kennedy, l'assassinio e il complotto. Nessuno saprà mai chi è stato, credo io. Il libro di King mi è piaciuto, ma con un po' di malinconia. Troppo lungo, tanto descrittivo, situazioni ripetute fino all'esasperazione. Kennedy è solo sullo sfondo, ma è il motivo per cui avvengono i viaggi nel tempo.
    Buona lettura, mi saprai dire com'è.

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