sabato 9 novembre 2013

Libro: IL RICHIAMO DEL CUCULO (R. Galbraith)


Il 4 novembre è finalmente uscito il nuovo libro di J.K.Rowling, la mamma di Harry Potter e autrice del "Seggio Vacante".
Da oggi anche questo romanzo troneggia nella mia libreria, vicino a tutti i libri suoi fratelli.
L'autrice l'ha scritto sotto pseudonimo. Di seguito un'intervista all'autrice, presa dal sito del "ILLIBRAIO.IT".

ILLIBRAIO.IT: Il Richiamo del Cuculo (intervista all'autrice J.K.Rowling)

L'autrice di Harry Potter ha scritto un libro: Il richiamo del cuculo. Peccato che non lo avesse detto a nessuno, nascondendosi dietro lo pseudonimo Robert Galbraith. In questa intervista, J.K. Rowling risponde alle domande su tutta la vicenda.

Perché ha scelto di scrivere un poliziesco e per di più sotto pseudonimo?
J.K. R.: Ho sempre amato i gialli. La maggior parte delle storie di Harry Potter hanno questa caratteristica, ma era da tanto che desideravo scrivere un giallo vero come Il richiamo del cuculo. Riguardo allo pseudonimo, desideravo ardentemente tornare agli inizi della mia carriera di scrittrice cimentandomi in questo nuovo genere. Volevo lavorare senza pressioni e aspettative e avere un giudizio diretto. È stata un'esperienza fantastica e avrei tanto voluto che proseguisse ancora un po'.

La rivelazione della vera identità di Robert Galbraith è stata solo una elaborate campagna marketing?
J.K. R.: In realtà non ho mai desiderato né pianificato questa rivelazione. Non sapevo come fosse accaduto ed ero più delusa che arrabbiata. Quando il giornalista del Sunday Times si è rivolto a noi, ho pensato erroneamente che qualcuno delle televisioni interessate a un adattamento del libro avesse sollevato dei sospetti. Più tardi, quella sera, è emerso che qualcuno di cui non avevo mai sentito parlare aveva rivelato il mio segreto su twitter. Ho trascorso alcuni giorni molto sgradevoli chiedendomi chi della mia piccola cerchia avesse potuto passare l'informazione, né avrei potuto immaginare che il responsabile potesse essere un avvocato dello studio legale da cui mi aspettavo un'assoluta discrezione. Per me è stato un enorme shock e una terribile delusione. Il mio piano era di scrivere sotto pseudonimo per lungo tempo.

Firmerà ancora come Robert Galbraith? Ci saranno altri libri con Cormoran Strike?
J.K. R.: Sì, voglio continuare a scrivere sotto pseudonimo. Ho appena finito il sequel che sarà pubblicato il prossimo anno.

Perché ha scelto il nome Robert Galbraith?
J.K. R.: Ho scelto Robert perché è uno dei nomi che preferisco e Robert F. Kennedy è il mio eroe. Il cognome Galbraith è nato invece per un motivo strano. Da piccola avrei voluto moltissimo chiamarmi Ella Galbraith, non so perché. Ho anche pensato di scegliere lo pseudonimo L. A. Galbraith per la serie di Strike, ma alla fine l'ho scartato. Ero così ossessionata dall'idea che i lettori potessero capire la mia identità che il mio pseudonimo è diventato un personaggio vero e proprio, con tanto di curriculum da ex militare.

Che ricerche ha fatto per scrivere "Il richiamo del cuculo"?
J.K. R.: Ho intervistato militari in servizio e in congedo. Due in particolare sono stati incredibilmente generosi e mi hanno aiutato a scrivere il curriculum per Robert. Così mentre il personaggio di Strike è interamente fittizio, la sua carriera e le sue esperienze sono basate su veri fatti reali. All'inizio del romanzo, Strike è seriamente in crisi. Una delle recensioni che mi è piaciuta di più (prima che Robert fosse smascherato) diceva che il mio eroe affrontava la situazione "con risolutezza invece che con il cliché dell'auto-distruzione". Ho dato a Strike molte delle qualità dei militari di cui sono amica: forza di carattere, humour nero, adattabilità e ingenuità.

Perché l'ha intitolato Il richiamo del cuculo?
J.K. R.: Ho preso il titolo da una poesia di Christina Rossetti. Il titolo contiene anche un riferimento nascosto a un aspetto della trama, ma non voglio rovinare la storia.

Ci racconta qualcosa di più su Strike e il suo rapporto con Robin, che è molto affascinante?
J.K. R.: Il cognome Strike è vero e l'ho trovato in un libretto sulla Cornovaglia. Il nome di battesimo, Cormoran, è insolito ed è motivo di irritazione per lui perché la gente tende a storpiarlo. Strike è un uomo brillante ma ferito che si aggrappa ai pochi principi per lui sacri. Cerca di guadagnarsi da vivere sopportando una condizione fisica che tante persone troverebbero intollerabile.
L'assistente di Strike in questa indagine, Robin, è una precaria che arriva da lui per errore. Robin ha nascosto a tutti il suo desiderio di lavorare con un investigatore privato ed è eccitatissima del nuovo incarico ma il rapporto con Strike all'inizio non decolla.
Robin mi piace quanto Strike. L'ho scritta basandomi sulla mia esperienza di precaria, tanti anni fa' a Londra, quando riuscivo a pagare l'affitto tra un impiego e l'altro, lavorando come dattilografa.
Il loro rapporto, con tutte le sue stranezze, si trasforma pian piano in un'amicizia. Mi sono molto divertita a scriverla.

Il sito italiano ufficiale del nuovo libro, in libreria dal 4 novembre: www.ilRichiamodelCuculo.it

1 commento:

  1. Molto curiosa questa storia... un'autrice così famosa che ricorre a pseudonimo!
    Interessante anche il riferimento a Christina Rossetti. In Inghilterra è molto più famosa che da noi, nonostante fosse di origini italiane. E poi era la sorella del più famoso pittore preraffaellita (io adoro questa corrente artistica)!

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