sabato 30 maggio 2020

RECENSIONE: K-12 La memoria del mondo (Swonild Ilenia Genovese)



Titolo: K-12 La memoria del mondo
Autore: Swonild Ilenia Genovese
Editore: Antipodes
Uscita: 2018
Pagine: 220 pp.
Prezzo: 14,00 €




TRAMA:
2111. Una nuova età dell''oro per il nostro pianeta, che ha sconfitto guerre, fame e povertà. Ma una nuova minaccia rende tutto effimero, e l'unica arma da brandire contro l'estinzione sarà l'intelligenza.



RECENSIONE:
Questo libro è stato una sorpresa, una scoperta e una meraviglia. Non ci sono parole per descrivere l'entusiasmo che mi ha procurato la lettura. Ero partita con l'idea che fosse ambientato nel futuro della nostra umanità, ma quello che ho letto mi ha trascinato velocemente sulle pagine, fino alla fine.
Non potevo staccare gli occhi dai capitoli, i personaggi erano tanto vividi e caratterizzati, che li ho amati fin da subito.
Ho letto questo romanzo durante la quarantena della Pandemia da Covid19, e tanto ho ritrovato di quella minaccia descritta nella trama.
E' un romanzo nel quale troviamo un'umanità che ha sconfitto malattie e tanti altri mali, che vive in pace, felice, e che ha dei Robot in casa che li aiutano in tutto. Ma qualcosa distruggerà ogni certezza, e la bella vita di tutti i giorni subirà una svolta epocale.
Non ci sarà più l'umanità come la conoscono ogni giorno, vengono a galla le debolezze sopite delle persone, le paure, l'incertezza.
E' un romanzo che aiuta a meditare sulla nostra attuale umanità, e sulla nostra vita di tutti i giorni. E' una lettura emozionante, che ti tiene con il fiato sospeso, nella quale si cerca di capire come l'autrice risolverà i problemi che i protagonisti incontreranno.
E' un libro che ci racconta un futuro credibile e positivo. E che ci fa sognare un futuro migliore anche per tutti noi.
Ve lo consiglio, perché è una meraviglia.





L'AUTRICE:

Swonild Ilenia Genovese (Palermo, 1977) è scrittrice, disegnatrice, illustratrice, fotografa.
La passione per la scrittura e per l’illustrazione emerge in lei precocemente: a tredici anni scrive la sua prima favola “Bambocciolo” e a diciassette anni il suo primo romanzo breve “La valle delle fiamme danzanti”.
Mentre prosegue gli studi, è dottoressa in Scienze Biologiche e svolge un periodo di ricerca nel Regno Unito edin seguito in Italia continuando a coltivare la sua passione per la scrittura ed il disegno.
Dal 2011 inizia a pubblicare il ciclo di romanzi de “Le leggende di AcquaBosco”: “La leggenda del Barone Scomparso”, “Il sorriso di Io”, “Ralmarla”, “ Alba d’Inverno” e “Corinna nei campi”. Pubblica inoltre un romanzo ispirato alla sua giovinezza “Il ragazzo che disegnava i corvi”.
Nel 2011 pubblica anche il libro illustrato per adulti “Le Fate di AcquaBosco” che è stato tradotto anche in lingua inglese e tedesca.
Autrice duttile, pubblica anche una raccolta di brevi racconti dell’orrore, “Il crepuscolo interiore”, un libro illustrato per bambini “Peggy”, tradotto anche in lingua inglese, ed il racconto breve “Lily e i disegni da Mangiare”, realizzato in collaborazione con G. Catalano.
Fanno da sfondo ai suoi racconti abitati da esseri fatati, paesaggi vividi in cui gli elementi della natura, acqua, aria, terra e fuoco, diventano anch’essi personaggi, in una scrittura che mescola le suggestioni fantastiche con la forza degli elementi.
Le campagne assolate, le impervie scogliere, l’acqua cristallina del mare, il paesaggio del vulcano Etna diventano quindi protagonisti in un mondo dove reale e fantastico sfumano l’uno nell’altro.
Con il suo primo romanzo di fantascienza, “K-12 la memoria del mondo”, l’autrice conferma la sua bravura nel sapere esplorare nuovi generi con immutato entusiasmo e rinnova la sua abilità nel coinvolgere il lettore con temi ricchi di fantasia, sempre nuovi ed originali.
Swonild vive nella sua città natale con la sua famiglia ed i suoi amati gatti.



Dalle parole dell'autrice:
“K-12 la memoria del mondo” è un romanzo di fantascienza che ho pensato e scritto con l’intento di portare speranza in un mondo nel quale troppo spesso la tecnologia e l’avanzamento scientifico vengono vissuti con diffidenza e in alcuni casi persino rifiutati ed osteggiati. 
Ho scritto questo romanzo con entusiasmo perché credo nel genio umano e vedo in esso la nostra più grande risorsa.
Ogni nostra azione porta dei cambiamenti nel mondo e in questa costruzione fantastica ho voluto mostrare proprio una possibile evoluzione della nostra società, giorno dopo giorno sempre più legata al mondo dell’informatica, delle macchine e delle biotecnologie.
La vita ci presenta ostacoli e difficoltà che sta a noi affrontare al meglio delle nostre possibilità, tra questi indubbiamente le malattie e la morte rappresentano scogli contro cui ogni giorno ci andiamo ad infrangere.
Da biologa ho voluto creare una costruzione verosimile, in cui i lettori potessero immedesimarsi nei protagonisti del romanzo e con loro vivere e sentire tutto il peso delle difficoltà della vita, lo scontrarsi con la malattia e l’affrontare la morte, ma anche suggerire al lettore un finale diverso al nostro inevitabile epilogo, un finale intrecciato alla scienza e al sapere che abbiamo guadagnato.
Ho dedicato questo libro a mio figlio, augurandogli che il mondo dove si troverà a vivere sia un posto migliore di quello in cui viviamo oggi, e perché credo che le generazioni future debbano considerare le nuove tecnologie delle potenti e preziose alleate e non delle nemiche.
Nonostante sia dedicato a mio figlio, ho scritto però questa storia pensando a mio padre, ispirandomi alla sua mente brillante e votata al futuro che da sempre mi ha instradato verso il sapere e le scienze con gioia e fiducia mostrandomi quanto di più bello esse avessero da offrire.
A quasi ottant’anni, mio padre non ha mai avuto paura del cambiamento né si è mai tirato indietro innanzi all’innovazione, anzi, è stato un pioniere, sperimentando ed incuriosendosi, spesso prima di chi era molto più giovane di lui.
Da bambina lo ricordo leggere con trasporto la collana Urania, appassionarsi ai primi computer, studiare il linguaggio macchina, comprare i primi giocattoli elettronici e molto altro... credo sia stato il primo della sua generazione ad avere avuto in mano un telefono cellulare e ad essersi entusiasmato per le infinite possibilità che esso offriva e rappresentava.
Vorrei che molte più persone oggi mostrassero lo stesso entusiasmo che lui ha sempre dimostrato per il sapere e la conoscenza, dando fiducia alla parte più bella dell’essere umano: il suo genio creativo.
“K 12 la memoria del mondo” vuole essere un inno alla speranza e al futuro, un futuro luminoso, pulito, strettamente intrecciato con quelli che io credo fermamente essere i due pilastri della nostra esistenza: la natura e la scienza.



Swonild Ilenia Genovese



"Terzo classificato - prosa edita" e "Menzione speciale" al Concorso Artistico Letterario "IMPAVIDARTE - la biennale della cultura 2018/2019".


2018- ISBN 978-88-99751-29-6 - brossura - pp. 220

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