Buongiorno lettori,
oggi vi presento una nuovissima Casa Editrice, per me molto speciale. "Editrice Selvaggia" è nata dal cuore e dal genio di una delle mie più care corrispondenti, nonché ormai amica, scrittrice, dottoressa e editrice del cuore.
Vi parleremo della nascita della sua CE, con le seguenti domande:
1. QUANDO E COME E' NATA LA "CASA EDITRICE", E QUAL ERA LA VOSTRA IDEA DI PARTENZA?
Editrice Selvaggia è nata dalla pura ispirazione: circa otto anni fa ho "visto" questo nome, le copertine, i loro colori, i contenuti e inizialmente ho pensato che potesse trattarsi di una casa editrice con la quale avrei stipulato un contratto in futuro. Sono una scrittrice, era plausibile. Invece il tempo passava, ma l'editrice non si palesava. Invece mi sono iscritta all'università: la triennale di Lettere prima e la magistrale di Italianistica poi. Quando dovevo compiere la scelta del curricula, ho notato che ce n'erano tre e l'ultimo era stato appena attivato: Digital Humanities ed Editoria. In quel momento ho capito: avrei aperto io Editrice Selvaggia. E' stato emozionante oltre ogni dire. Ero abituata a ricevere ispirazioni per romanzi, dipinti, lavori di artigianato, qualsiasi cosa... mai mi sarei aspettata di riceverne per un'attività imprenditoriale. E di farcela! Portare "a terra" qualcosa che viene dalle Muse ti genera dentro l'anima un'epifania.
2. COME SI STRUTTURA LA VS. PRODUZIONE EDITORIALE?
Al momento, ho avviato la prima collana: Le Custodi della Memoria. Anche questo nome è frutto dell'ispirazione, ma anche della necessità. Da anni raccolgo fonti e testimonianze su tradizioni, rituali, modi di dire e credenze che rischiano di andare perduti. Il mio primo progetto editoriale è quello di pubblicare libri che scongiurino la perdita dei saperi immateriali.
Oltre a questo, desidero dare spazio a colleghe e colleghi scrittori che vogliano pubblicare romanzi e raccolte di racconti davvero ispirati e lontani dal mainstream. Sono infatti molto stanca di leggere trame comuni, spesso banali, nonché di rilevare operazioni di editing violente sugli scritti dei colleghi. Tutto questo snatura l'essenza artistica, ma appiattisce anche il pensiero umano. E non so quale sia la peggiore, tra le due conseguenze. Voglio dare spazio ad artisti veri, a coloro che hanno uno sguardo altro, anche divergente, sulla nostra realtà.
3. e 5. QUAL E' IL FILO COMUNE CHE LEGA LE VS. PUBBLICAZIONI?
La passione.
Senza la passione, non si fa niente. Non si vive, piuttosto si campa.
L'amore per la conoscenza e la ricerca, l'accuratezza sono impliciti.
4. QUANTI TITOLI PUBBLICATE L'ANNO?
Ho aperto Editrice Selvaggia a settembre, pertanto chiuderò l'anno con una pubblicazione. Il prossimo anno ne ho in programma almeno due.
6. QUALI SONO I TITOLI CHE HANNO RICEVUTO UNA MIGLIORE ACCOGLIENZA DA PARTE DEL PUBBLICO IN TERMINI DI VENDITA?
Avendo pubblicato un solo saggio, al momento posso affermare che si tratti proprio de "Le streghe e i benandanti di confine"!
7. QUANTO SONO DIFFUSI E CONOSCIUTI I VOSTRI LIBRI IN ITALIA? SIETE SODDISFATTI DELLA DISTRIBUZIONE E DELLA VISIBILITA' A VOI RISERVATA IN LIBRERIE, BIBLIOTECHE, ECC.?
Questo è un punto che voglio affrontare: avendo studiato e analizzato a lungo i meccanismi dell'editoria e, appartenendo alla categoria delle piccole case editrici, ho deciso di non firmare alcun contratto con un distributore, e men che meno di inviare - almeno per il momento, tutto può cambiare da un momento all'altro - copie del mio libro a Big come Amazon e Ibs-Feltrinelli. Distribuisco direttamente il mio libro attraverso librerie virtuose e spesso indipendenti, edicole, inoltre sto attivando l'e-commerce dal mio sito.
Non accetto di svendere le mie opere al 50-55% del prezzo di copertina, poiché queste sono le richieste dei Big in questione. E' una questione di principio.
8. QUAL E' L'ASPETTO PIU' COMPLICATO DEL VOSTRO MESTIERE?
Non c'è. Lo amo, e quindi non esiste sacrificio. Non esiste difficoltà.
9. QUALI PROGETTI E AMBIZIONI COLTIVATE PER IL FUTURO?
A livello di lavoro di squadra voglio pubblicare artisti autentici e visionari. A livello personale, sto scrivendo un nuovo romanzo noir-esoterico che ha l'ambizione di diventare seriale. I protagonisti sono potentissimi e ho l'intenzione di pubblicare 13 "capitoli" della saga.
10. PERCHE' LA CASA EDITRICE HA QUESTO NOME?
Rivolgi questa domanda alle Muse.
Loro conoscono la risposta.
11. CONSIGLIACI UN BUON LIBRO, VOSTRO O NO, IL VOSTRO PREFERITO.
Difficilissima richiesta: i miei romanzi e saggi preferiti sono tantissimi ma, in questo periodo, durante le mie conferenze e presentazioni parlo molto de "L'eredità delle dee. Una misteriosa storia dai Carpazi Bianchi" di Kateřina Tučková (Keller, 2017). E' una vicenda, basata su una storia vera, che mi ha molto toccata, per diverse ragioni - magiche, tradizionali e psicologiche - e sono certa che colpirà chiunque la legga.
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