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domenica 16 novembre 2014

RECENSIONE: Non ora, non qui (Erri De Luca)


Titolo: Non ora, non qui
Autore: Erri De Luca
Editore: Feltrinelli
Dati: 2003, 96 p., 14° edizione
Prezzo: 6,00 €


Trama:
Un'infanzia che non tornerà più, lo sfondo di Napoli, lo struggimento di una vita che ci rende estranei a noi stessi, e al nostro passato.
"Mi torna alla mente il passato con parvenza di intero, per un bisogno di appartenenza a qualcosa, che stasera mi spinge verso di esso, verso una provenienza." Questo breve ed intenso primo libro di Erri De Luca porta già impressi in ogni frase - mi sembra - i segni di un vero scrittore: un tono di voce che appena si coglie diventa inconfondibile, e la integrità di uno sguardo che sa mettere nel giusto fuoco i pensieri e i sentimenti.
Qui la memoria non è consolazione, ma è un dramma, e il tempo gioca un suo gioco crudele stabilendo distanze insormontabili tra chi narra e la materia del proprio racconto. Una luce bianca e densa come quella che filtra da nuvole alte bagna queste pagine. E' la luce in cui il protagonista de "Il posto delle fragole" di Bergman vedeva i propri genitori ancor giovani intenti a pescare con la canna sulle rive di un lago. Leggendo questo libro che rievoca i momenti di un'infanzia trascorsa a Napoli e per sempre scomparsa, ho ripensato a quell'immagine struggente che dice con assoluta e trasparente immediatezza il dolore per la vita che tutto cancella e ci rende estranei a noi stessi e al nostro passato.



Recensione:
Erri racconta la sua infanzia, le sue riflessioni, le false vergogne, le mura del suo vicolo...tutto ciò che un napoletanto raccoglie nella lettura e ne fa sua malinconia. Riesce a catapultarci indietro nel tempo, disegnando accuratamente le sensazioni e le emozioni, riesumando ricordi infantili di ciascuno di noi.
A parte tutto questo, questo libro non mi è piaciuto.
Erri scrive già in maniera particolare, ma questa volta un piccolo libro di circa 100 pagine mi è pesato come un mattone di 800.
L'ho finito a forza, sforzandomi.
No, ho preferito di gran lunga "In nome della madre".
In "Non ora, non qui" non riesco a stare dietro alla scrittura, non è scorrevole e le frasi sono volutamente scritte diverse dall'italiano fluente.
Mi spiace, ma non l'ho apprezzato.


L'Autore:
Erri De Luca è nato a Napoli nel 1950. Ha pubblicato con Feltrinelli: Non ora, non qui (1989), Una nuvola come tappeto (1991), Aceto, arcobaleno (1992), In alto a sinistra (1994), Alzaia (1997, 2004), Tu, mio (1998), Tre cavalli (1999), Montedidio (2001), Il contrario di uno (2003), Mestieri all’aria aperta. Pastori e pescatori nell’Antico e nel Nuovo Testamento (con Gennaro Matino; 2004), Solo andata. Righe che vanno troppo spesso a capo (2005), In nome della madre (2006), Almeno 5 (con Gennaro Matino; 2008), Il giorno prima della felicità (2009), Il peso della farfalla (2009), E disse (2011), I pesci non chiudono gli occhi (2011), Il torto del soldato (2012), La doppia vita dei numeri (2012), Ti sembra il Caso? (con Paolo Sassone-Corsi; 2013), Storia di Irene (2013), La musica provata (2014; il libro nella collana "I Narratori", nella collana "Varia" il dvd del film) e, nella serie digitale Zoom, Aiuto (2011), Il turno di notte lo fanno le stelle (2012) e Il pannello (2012). Per i  "Classici" dell'Universale Economica ha tradotto lEsodo, Giona, il Kohèlet, il Libro di Rut, la Vita di Sansone, la Vita di Noè e Ester. Sempre per Feltrinelli ha tradotto e curato L'ultimo capitolo inedito de La famiglia Mushkat. La stazione di Bakhmatch di Isaac B. Singer e Israel J. Singer (2013).






martedì 6 maggio 2014

RECENSIONE: Tu, mio (Erri De Luca)


TRAMA:
C'è un'estate brusca nell'età giovane in cui si impara il mondo di corsa. In un'isola del Tirreno, alla metà degli anni Cinquanta, un pescatore che ha conosciuto la guerra e una giovane donna dal nome difficile, senza intenzione trasmettono a un ragazzo la febbre del rispondere. Qui si racconta una risposta, un eccomi, decisivo come un luogo di nascita.
"Tu, mio" è un racconto di superamento della cosiddetta "linea d'ombra", centrato sul passaggio dai privilegi dell'adolescenza alla ruvidezza della maturità. Oltre le illusioni della giovinezza si apre il campo dell'avventura nell'esistenza; e questa avventura, ogni adolescente lo scopre con dolore, con sofferenza, non potrà essere mai cifrata negli schemi delle consolazioni giovanili. (Enzo Siciliano)


RECENSIONE:
Tu, mio è un romanzo di Erri De Luca pubblicato dalla casa editrice Feltrinelli nel 1998.
Il romanzo è raccontato in prima persona e parla delle vicende vissute da un ragazzo durante un'estate passata sull'isola di Ischia. Il libro affronta varie tematiche che caratterizzano la fase adolescenziali quali la solitudine, l'amore, il farsi accettare dai più grandi, ecc.
In realtà all'inizio mi ha preso meno dell'altro libro di De Luca che avevo letto (In nome della madre), ma andando avanti, mi sono ritrovata a macinare pagine, senza accorgermi.
Il protagonista ha sedici anni, una vita davanti, alla scoperta del suo corpo che cambia, e facendo i conti con un amore impossibile, e un amore che trascende i secoli e la morte.
Strana storia, molto intima e strana allo stesso tempo. Molti hanno detto che De Luca è un maestro della narrativa contemporanea, e non posso dire che non sia così, ma il bistrattato "In nome della madre" mi è piaciuto di più.



« Tu, mio è un racconto di superamento della cosiddetta "linea d'ombra", centrato sul passaggio dai privilegi dell'adolescenza alla ruvidezza della maturità. Oltre le illusioni della giovinezza si apre il campo all'avventura nell'esistenza; e questa avventura, ogni adolescente lo scopre con dolore, con sofferenza, non potrà essere mai cifrata negli schemi delle consolazioni giovanili »
(Enzo Siciliano)

mercoledì 23 aprile 2014

RECENSIONE: In nome della madre (Erri De Luca)



TRAMA:
L'adolescenza di Miriam/Maria smette da un'ora all'altra. Un annuncio le mette il figlio in grembo. Qui c'è la storia di una ragazza, operaia della divinità, narrata da lei stessa. L'amore smisurato di Giuseppe per la sposa promessa e consegnata a tutt'altro. Miriam/Maria, ebrea di Galilea, travolge ogni costume e legge. Esaurirà il suo compito partorendo da sola in una stalla. Ha taciuto. Qui narra la gravidanza avventurosa, la fede del suo uomo, il viaggio e la perfetta schiusa del suo grembo. La storia resta misteriosa e sacra, ma con le corde vocali di una madre incudine, fabbrica di scintille.

RECENZIONE:
Questo piccolo libercolo trasmette una dolcezza senza fine, con tutte le paure di una madre in attesa dell'arrivo del suo primogenito. De Luca ci porta nel lato nascosto di Miriam/Maria, tra i suoi pensieri, tra le malelingue di paese, tra le braccia di Giuseppe che accoglie una vergine in stato interessante.
I semplici pensieri di Miriam/Maria accompagnano il lettore attraverso i mesi di attesa del figlio del suo Signore, nella serenità di quella giovane donna, nell'allegria di quella gravidanza, nella tristezza per quei concittadini che sparlano di quella coppia felice, in attesa prima del matrimonio.
E' stata una scoperta leggere questo autore a me sconosciuto. Mi hanno prestato questo libro con un giudizio quasi negativo. Io invece l'ho apprezzato, sorridendo coi due dolci protagonisti spaventati dal grande disegno di Dio.


L'AUTORE:
Enrico De Luca detto Erri (Napoli, 20 maggio 1950) è uno scrittore, traduttore e poeta italiano.
A diciotto anni, raggiunge Roma, dove prende parte al Gaos (Gruppo di Agitazione Operai e Studenti), gruppo che fonderà Lotta Continua a Roma.
In seguito, svolge numerosi mestieri in Italia e all'estero, come operaio qualificato, camionista, magazziniere, muratore. Durante la guerra in ex-Jugoslavia è autista di convogli umanitari destinati alle popolazioni. Studia da autodidatta diverse lingue, tra cui lo yiddish e l'ebraico antico, dal quale traduce alcuni testi della Bibbia. Lo scopo di queste che De Luca chiama “traduzioni di servizio" non è quello di fornire il testo biblico in lingua facile o elegante, ma di riprodurlo nella lingua più simile e più obbediente all’originale ebraico.
Pubblica il primo romanzo nel 1989, a quasi quarant'anni: Non ora, non qui, una rievocazione della sua infanzia a Napoli. È del 1999 il libro Tu, mio.
Collabora con articoli di opinione a diversi giornali.
Scrive occasionalmente anche di montagna, della quale si è più volte definito un grande amante. È amico e coetaneo di Mauro Corona, con il quale condivide sia la passione sportiva che quella letteraria.
Vive nella campagna romana. La vastità dei suoi interessi, le scelte di vita e la varietà dei mestieri intrapresi ricordano a volte il filosofo Ludwig Wittgenstein.