TRAMA:
Si lasciano mai definitivamente le case dell’infanzia? Sono i fari nella nebbia che illuminano il nostro cammino. Gli oggetti fungono da tramite tra loro e noi, sono quei testimoni muti di un’infanzia che scorre via troppo velocemente. E' una dimensione che con difficoltà si abbandona, purtroppo il processo fisiologico non ci permette di rimanere in tale condizione. Troppo presto ci rendiamo conto che la vita non ci regala nulla, anzi, ogni cosa va conquistata, combattuta, le difficoltà spesso sono insormontabili. Eppure, se in mano ci torna un oggetto, un ricordo di quel tempo che fu, la mente ci riporta indietro nel passato, a quando eravamo bambini, e subito la pace entra nel cuore.
Non per tutti il percorso dell’infanzia è così dolce da ricordare, a volte è doloroso, tortuoso, difficile da dimenticare. Crea una sorta di barriera tra il mondo infantile e quello adulto, segna per sempre le scelte future, fa rimpiangere ciò che non è stato e non si è avuto.
Frammenti autobiografici in senza respiro, dell’autrice Clizia Nalin Benedettelli dal coraggio straordinario, che mette a nudo le sue fragilità, le sue paure. Più volte si è trovata a cadere, ma con una forza da leonessa, leccandosi le ferite, si è rialzata offrendo alla vita il suo sorriso migliore. Con fede e speranza affronta il percorso della malattia, cercando di trovare il lato positivo che in ogni cosa esiste. Il suo amore per la vita e per la sua famiglia rendono il testo una testimonianza toccante: è un messaggio d’amore, come solo chi ha sofferto molto sa donare.
RECENSIONE:
Ho amato tantissimo questo libro. Ogni frase mi trasmetteva mille emozioni. Libro intenso, terribile e meraviglioso. Durante la vita dell’autrice sono successe tante cose, belle e molto brutte. Non per ultima la sua malattia. Ma la sua famiglia l’ha sempre sostenuta e aiutata in questo percorso. Mi sono presa del tempo prima di scrivere questa recensione. C’è tanto su cui pensare, tanto da digerire, e una grande forza di vivere e lottare. Delizia a una forza d’animo immensa, e la ammiro per questo. Peccato che parte della sua vita sia stata rovinata da l’uomo sbagliato. Mi sarebbe piaciuto aiutarla ad uscire da quella rete, oppure essere parte della sua famiglia per aiutarla come potevo. spero che questo libro sia voce per i malati di Alzheimer come lei, e un segno di speranza per tutti.
L'AUTRICE:
Vive a Venezia, dove si è laureata all'università di Ca' Foscari in Lettere e Filosofia e in quella di Udine in Conservazione dei Beni Culturali, sempre con il massimo dei voti e la lode. La sua attenzione si è concentrata poi nell'ambito della pittura veneta nei secoli Seicento e Settecento, pubblicando articoli e collaborazioni su riviste specializzate. La sua passione per la musica l'ha portata per ventisette anni a collaborare alla realizzazione del Festival "I luoghi di Baldassare" Festival Galuppi e della Musica, e a organizzare eventi musicali in Italia e all'estero.
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