sabato 1 ottobre 2022

RECENSIONE: Nudi e crudi (Alan Bennett)


Titolo: Nudi e crudi
Autore: Alan Bennett
Editore: Adelphi
Uscita: prima pubblicazione 1997
Pagine: 95 pp.
Prezzo: 10,00 €

 

TRAMA:

Trovare la casa svaligiata dai ladri è senza dubbio un evento sinistro. Se spariscono anche la moquettes, il rotolo della carta igienica, il forno e l'arrosto che attendeva lo scatto del timer, è palese che non può trattarsi di un semplice furto. E l'allibita vittima - in questo caso un avvocato londinese agiato e pedante - a tutto il diritto di pensare a una beffa del destino, o a una nuova formula, certo piuttosto radicale, the candid camera. Travolti da una realtà truce e demenziale, l'avvocato e la sua spenta consorte si trovano ad affrontare un rompicapo di comica suspence dal quale schizzano fuori, come da una scatola a sorpresa, colpi di scena turbinosi. Questo racconto suscita una reazione pressoché unica nella letteratura degli ultimi anni: una ilarità che assale sin dalle prime righe-e quanto più si procede, tanto più essa si mescola con la percezione di una inquietante perfidia.



Recensione:

Ecco finito anche il terzo romanzo di Bennett. Divertente, irriverente, pazzo e sconclusionato. E' un romanzo dove i due coniugi protagonisti sono legati alle cose materiali, non comunicano; e allo stravolgimento della loro esistenza, reagiscono in maniera diametralmente opposta. La moglie rinasce, cresce, capisce e si apre al mondo. Il marito rimane chiuso a cozza. La situazione pazzesca è comica e tragica. E' una presa in giro per chi non vuole stare al passo col mondo, chi si ritrae nella propria quotidiana indolenza, insensibile agli altri, egocentrico e anche un po' inquietante.
Ma è anche un manifesto per il cambiamento, per la vita che può stravolgere tutto, e l'inno alla capacità di adattamento e apertura.



L'autore:

Alan Bennett (Leeds, 9 maggio 1934) è uno scrittore, drammaturgo, sceneggiatore e attore britannico. Laureato a Oxford, è stato docente di Storia medioevale sino alla fine degli anni Cinquanta, quando ha lasciato l'università per il teatro; ha portato in scena la sua prima commedia, Forty years on, nel 1968.



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