lunedì 4 marzo 2024

RECENSIONE: Pizza Girl (Jean Kyoung Frazier)

Pizza Girl - Blackie Edizioni

Titolo: Pizza Girl
Autore: Jean Kyoung Frazier
Editore: Blackie Edizioni
Pagine: 208 pp.
Uscita: 24/01/2023
Prezzo: 18,90 €


Trama:

«Si chiamava Jenny Hauser e tutti i mercoledì mettevo dei cetriolini sulla sua pizza.»

18 anni e incinta, la protagonista senza nome di questo romanzo consegna pizze per lavoro. Vive con la mamma coreana e il fidanzato, il classico bravo ragazzo americano, e non sopporta nessuno dei due. Un giorno incontra una donna con un figlio di otto anni, e da quel momento non riesce a smettere di pensare a lei. Man mano che la sua vita si complica sempre di più, Pizza Girl dovrà capire chi è, e cosa vuole diventare.

Audace e tenero, Pizza Girl è un romanzo sull’ossessione e sulla bellezza, sulla speranza e sulla difficoltà di crescere.


Recensione:

Ho subito preso in biblioteca questo libro, visto che ho deciso che leggerò tutti i libri di questa casa editrice. È un libro bello, molto scorrevole ma strano. Non è un libro facile, la protagonista è piena di dubbi, confusione, sentimenti contrastanti e apatia. È una persona troppo giovane per essere incinta, per sapere cosa vuole,. Mi sembra una persona molto debole, che si fa trascinare dalla corrente, che non riesce mai a programmare il proprio futuro, che si accontenta di quello che viene. È dunque la tipica persona che non mi piace e che non sono.mi fa quasi venire il nervoso per tutte le sue 1000 scelte sbagliate. Non comunica con i suoi cari, non si fa aiutare, pensa di non aver bisogno di nessuno, nemmeno di colleghi o amici. È confusa anche nei sentimenti, perché aspetta un bambino da un bravissimo ragazzo conosciuto a scuola, ma il suo cuore batte all’impazzata per altre persone, spesso non adatte a lei. È un romanzo contemporaneo, che mette in evidenza il disagio di una generazione. 
Il messaggio finale è però Speranza.



L'Autrice:

Jean Kyoung-Frazier, nella sua biografia nelle poche pagine prima dell'inizio del libro, racconta come i personaggi "ai margini e con una morale discutibile" siano i suoi preferiti. E non si stenta a crederlo leggendo il suo romanzo d'esordio.




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