giovedì 14 marzo 2024

SEGNALAZIONE: L'ordine apparente delle cose (Lara Fremder) in uscita 25 Marzo 2024

Oggi iniziamo la giornata con una bella segnalazione. L'editore Gabriele Capelli mi ha chiesto di segnalarvi l'uscita del nuovo libro "L'ordine apparente delle cose".


In libreria da lunedì 25 marzo 2024

L’ORDINE APPARENTE DELLE COSE di Lara Fremder

Romanzo / Gabriele Capelli Editore

Gerusalemme, una guida turistica figlia di sopravvissuti alla Shoah fa i conti con il dolore del passato.
Indagando 
sui segreti della sua famiglia, finirà per dover scegliere tra oblio e una possibilità di pacificazione.
Lara Fremder 
ci regala una storia straordinaria, potente e attuale

 

                               168 pp / 18 Euro - ISBN: 978-88-31285-44-5


ESTRATTO 
«Mi chiamo Rachele Zwillig e sarò la vostra guida. Voglio dirvi da subito che qui non servono mappe e satelliti. Qui è bene perdersi. Perdersi significa non cercare risposte, quindi non fatemi domande se non strettamente necessarie. Non interrompete il vostro smarrimento di fronte ad apparenti certezze. Mantenete il disorientamento, mantenetelo il più possibile perché è questo ciò che ha valore. 
E quando avrete la sensazione di esservi ritrovati, guardandovi intorno vivrete un'inevitabile contraddizione: da un lato la realtà oggettiva con tutti I margini di errore, dall’altra la realtà unica, quella che siete voi a cogliere e che varia a seconda del sapere, del vissuto, dello stato emotivo. E ancora non basterà, perché il vostro sentire dipenderà dalle nuvole, dal vento, dall’azzurro del cielo, dalla stagione, dalla luce. Qui nessuno può darvi certezze. Nemmeno io, ovviamente. Qualcuno allora si domanderà: perché mai dovremmo pagare una guida per muoverci tra le mura di questa antica città senza avere alcuna certezza? Non lo so. Il pagamento, non a caso, è anticipato. Seguitemi...»


Milano, 12 marzo 2024 - È in libreria da lunedì 25 marzo L’ordine apparente delle cose di Lara Fremder: brillante e profondo romanzo ambientato tra le mura di GerusalemmeProtagonista è Rachele Zwillig, 41enne che lavora come guida turistica, beve gin tonic durante Shabbat, non ama definirsi ebrea e soprattutto non vuole che le si dica chi deve essere
Donna libera e intelligente, dalla vita sofferta, Rachele passa le sue giornate a raccontare la Terra Santa agli stranieri, modellando la storia dei luoghi ai bisogni di chi si trova di fronte: una comitiva di giapponesi e una coppia di anziani che arriva da Ginevra non sono la stessa cosa e lei passa da una narrazione all’altra a seconda del suo sentire e di quello degli altri; talvolta gentile, talvolta arrogante. L’importante è fare il suo lavoro come desidera senza che questo intacchi la corazza eretta negli anni a difesa delle sue emozioni: cosa non facile, a Gerusalemme, per una figlia di sopravvissuti alla Shoah.

Anche per questo racconta molte bugie: agli amici, a se stessa e alla propria famiglia, di cui rimangono, dopo il suicidio della madre, un padre distante, un fratello misterioso e cinque fotografie indecifrabili. 
Rachele, che per tutta la vita ha cercato di sfuggire al dolore del passato, proverà per la prima volta il bisogno di indagare i segreti che avvolgono la sua famiglia. Seguendo le uniche tracce che restano, un vecchio quadro e il volto di una sconosciuta su una delle fotografie, finirà per fare finalmente i conti con la propria storia, scegliendo tra oblio e rabbia o una possibilità di pacificazione. 

Lara Fremder, figlia di un ebreo polacco scampato allo sterminio, con la parabola della sua protagonista racconta quella di un intero paese: come un grido che risuona tra le mura della Gerusalemme, la vicenda di Rachele Zwillig è una metafora potente che tocca il cuore e interroga il presente
Spiega Lara Fremder: “Come figlia di un sopravvissuto, per lungo tempo non sono riuscita a elaborare la sofferenza. La storia di Rachele è un po’ anche la mia. Sono gli eredi delle vittime della Shoah, oggi, ma non solo loro, ad avere il compito di superare il dolore, pur conservandone la memoriaUscire dal ruolo di vittima permette di chiudere il cerchio. Come Rachele, ci troviamo di fronte a una scelta: alimentare la ferocia o affermare l’umanità”.


L’AUTRICE 
Lara Fremder è nata a Milano, città in cui vive. Ha collaborato per molti anni con Studio Azzurro, realtà internazionale di ricerca artistica. Ha scritto soggetti e sceneggiature di film che hanno ottenuto numerosi riconoscimenti e sono stati presentati in concorso ai principali Festival di Cinema internazionali, tra gli altri Garage Olimpo di Marco Bechis. Scrive documentari e film di animazione.  
Come regista ha diretto due cortometraggi tratti da due suoi racconti vincendo con il film Blu Sofa il Grand Prix al Festival International du court métrage de Clermont Ferrand. Insegna scrittura cinematografica al Conservatorio Internazionale di Scienze Audiovisive di Locarno e alla Scuola Civica di Cinema Luchino Visconti di Milano. L’ordine apparente delle cose è il suo primo romanzo.




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